MARCO PICCOLO

CRISI ECONOMICA, SACRIFICI, LACRIME E SANGUE, NUOVE POVERTA', MANOVRE FINANZIARIE, DISOCCUPAZIONE, PRECARIARTO,


PANEM (no), CIRCENSES (sì)NEL BEL PAESE DEI BALOCCHI E DEI GIOCHI A PREMI
Mentre il Paese e il mondo intero fanno i conti con la crisi economico-finanziaria e si tagliano i fondi alla ricerca, alla scuola, al mondo della cultura, alla sanità, agli Enti Locali, alle associazioni di volontariato e di assistenza  e  mentre si ascoltano i proclami d'austerità di una classe politica che però frammenta i suoi provvedimenti rischiando di non apportare risultati confortanti; mentre accade tutto questo le Tv statali e commerciali trasmettono una sequela di giochi a premi che diffondono un'immagine deteriore del Paese.Ogni sera si «giocano» stolidamente cifre a cinque o sei zeri con immorale nonchalance e arroganza. Non importa stabilire se si tratta di truffe mediatiche, come spesso è stato svelato e/o segnalato, oppure di onesti concorsi a premi, quel che conta è il messaggio. In Italia non ci sono soldi per far studiare i giovani, né a scuola né all'Università, non ci sono soldi per adeguare gli stipendi al costo della vita, non ci sono soldi per rilanciare l'industria e il commercio, ma ci sono, evidentemente, per alimentare speranze, comunque false, di facili guadagni. Si dirà che i soldi vengono dagli sponsor, che gli sponsor vogliono la pubblicità, che la ricetta del buon governo nel Bel Paese è sempre stata panem et circenses (anche se qui si tratta solo di circenses). Forse è inevitabile che nei momenti di crisi la gente rivolga le proprie speranze a giochi e lotterie, ma se è solo questo il futuro che abbiamo costruito e possiamo aspettarci allora, davvero, dovremmo provare vergogna.