MARCO PICCOLO

ULTIMA ORA: CANI MOLECOLARI, YARA GAMBIRASIO, BLOODHOUND, RAPIMENTO, FUGA VOLONTARIA, OMICIDIO,


CRIMINOLOGIA&CRIMINALISTICAPER RITROVARE YARA ANCHE CANI MOLECOLARI
I cani bloodhound sono chiamati “cani molecolari” vista la loro eccezionale capacità di seguire delle tracce quasi inesistenti. Negli USA vengono usati da anni per ritrovare i fuggitivi o le persone scomparse e, da qualche anno, sono stati affiancati alle nostre forze dell’ordine. POCO FA sono entrati in azione per cercare Yara.-------------NOTA INTEGRATIVA:Ora si teme il rapimento. Lunedì mattina sono riprese le ricerche di Yara, giovane promessa della ginnastica ritmica, di Brembate Sopra, di cui non si hanno più notizie da venerdì pomeriggio, da quando era andata a consegnare uno stereo alle compagne di squadra. Alle 18,30 è uscita dal palasport del paese (che si trova a 700 metri da casa) e da allora nessuno l'ha più vista. Il cellulare risulta spento dalle 18,49. Scattato l'allarme un'ora dopo, quando i genitori non l'hanno più vista tornare a casa, sono entrati in azione carabinieri, vigili e protezione civile, che hanno perlustrato gli edifici abbandonati della zona, frequentati dagli sbandati, senza trovare tracce. Il pm Letizia Ruggeri, che coordina le indagini, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per sequestro di persona.  I militari del nucleo investigativo provinciale hanno interrogato familiari, amiche, insegnanti, compagni di scuola, vicini di casa senza risultato. Yara aveva molti amici, successi nella ginnastica, buoni voti a scuola e nessun problema in famiglia, quindi nessun motivo per scappare. Anche nelle ultime telefonate e gli sms del suo cellulare non c'era niente di particolare. E la famiglia (padre impiegato, madre educatrice in un asilo nido) non è in condizioni economiche tali da far pensare a un sequestro a fini d'estorsione. Quindi l'ipotesi è quella che la ragazza sia stata costretta a seguire qualcuno contro la sua volontà. I carabinieri della compagnia di Bergamo, che coordinano le ricerche, hanno insediato una base operativa in uno spiazzo in via Marconi nella località Tresolzio, a circa un chilometro dalla casa di via Rampinelli 18 dove vive la famiglia della ragazza: il padre Fulvio (geometra che lavora in una ditta della zona), la madre Maura (educatrice in un asilo nido) e i loro due figli minori, un bambino e una bimba. La via in cui abita la famiglia Gambirasio è presidiata dalle forze dell'ordine, che lasciano passare solo i residenti. Fanno capo al centro operativo sette mezzi dei carabinieri, nove equipaggi della protezione civile, diversi equipaggi della polizia locale del paese e del Consorzio dell'Isola, e lo stesso sindaco di Brembate Sopra. Finora sono stati scandagliati il fiume Brembo e il torrente Lesina, sia a monte che a valle, perlustrando anche le zone intorno alle rive, i pozzi (i vigili del fuoco si sono calati in fondo a uno di quelli che si trovano ancora nelle campagne) e cascinali abbandonati. In uno di essi sono stati trovati tre immigrati addormentati: sono stati portati in caserma per l'identificazione, ma sarebbero estranei alla vicenda.