MARCO PICCOLO

COME ERAVAMO, SESSUALITA', LIBERAZIONE SESSUALE, «THE JOY OF SEX», LICENZIOSITA', TRASGRESSIONE, UNISEX, PILLOLA,


COME ERAVAMO«NON LO FO' PER PIACER MIO MA PER L'AMOR DI DIO», NEGLI ANNI 70 USCIVA IL LIBRO VENDUTO IN 8 MILIONI DI COPIE CHE HA «LIBERATO» INTERE GENERAZIONI.
Quanta gioia c'è nel sesso, oggi che è sufficiente un clic per vedersi davanti gli amplessi più bizzarri, che all'edicola c'è più carne appesa che dal macellaio, che il menarca arriva all'asilo perchè a quell'età hai già ricevuto più stimoli erotici che prima in una vita intera? E quanta invece ce n'era nell'epoca non poi così remota in cui le femmine in Lambretta sedevano dietro di sbieco e a gambe ben serrate, ma sbirciare le tettone di una tabaccaia felliniana era un'autentica avventura? Se un italiano di quarant'anni fa fosse catapultato, oggi, lungo le stesse strade quotidiane o accendesse la tv a qualunque ora, avrebbe l'impressione di vivere a Pornolandia. L'audacia estrema di ieri (quanti sussulti, per le calze che Laura Antonelli si sfilava in «Malizia», 1973...) ormai è roba da rotocalco per famiglie, e nelle più caste pubblicità di profumi ci sono più epidermide e più languore che in un'annata di Playmen. E lo scandalo, quando c'è, è una strategia di marketing, serve a eccitare sì, ma il consumo... Quarant 'anni fa usciva in America un libro di Alex Confort che, lì come qui, veniva compulsato avidamente e furtivamente. Si intitolava «THE JOY OF SEX», «LA GIOIA DEL SESSO» appunto. Era un manuale doviziosamente illustrato ma l'accoppiamento più sonoro era quello fra due parole fino ad allora tenute ben distanti: GIOIA E SESSO. Non più il sacrificio («NON LO FO' PER PIACER MIO MA PER L'AMOR DI DIO», come recitavano i ricami di certe camicie da notte a uso coniugale), non più il dovere appassito o la condanna di ogni licenziosità e trasgressione, ma una vigorosa casistica per apprendere - sessione dopo sessione - i segreti della gioia più segreta. Più o meno in contemporanea, nel 1974, usciva in Italia un altro manuale d'importazione americana, «NOI E IL NOSTRO CORPO» , dove fra tanta terminologia inedita e sgomentevole (l'inesplorata landa del Clitorideo e del Vaginale...) le femmine apprendevano una cosetta mica da ridere: a non vergognarsi del proprio corpo, e a farne buon uso. Unisex finalmente il costume sessuale, come unisex era la moda. Grazie anche alla pillola, che qui da noi arriva in quegli stessi anni, nel '72, con un buon decennio di ritardo sul resto d'Europa. Segno dei tempi: nelle figure che illustravano i sette milioni di copie del volume di Alex Confort il maschio era irsuto come un hippie, la ragazza aveva un ciuffetto peloso sotto le ascelle, perchè il tollerante autore tollerava tutto tranne LA DEPILAZIONE, ORRIBILE «IGNORANTE VANDALISMO».