LA RIFLESSIONE DELLA SERA NOI E... GLI ALTRI
Il giudizio che ciascuno formula su di sé dipende sempre in larga misura dal suo confronto con gli altri, dall'apprezzamento che gli altri fanno del nostro lavoro, dei nostri atteggiamenti, di tutto il nostro modo di essere e di agire. Gli altri possono sbagliare in questo apprezzamento, come possiamo sbagliare noi stessi nel giudicarci, ma in ogni caso la rettifica dell' errore, il raggiungimento di una comprensione sufficientemente esatta tra noi e gli altri, non si può ottenere racchiudendoci in noi stessi e ignorando l'atteggiamento che gli altri prendono nei nostri confronti e che si esprime nella loro opinione su noi. Chi si racchiude in se stesso e ignora gli altri cade in una solitudine che gli impedisce di godere adeguatamente i beni di cui dispone e gli rende difficile procurarseli e conservarseli. Ogni uomo, certo, deve seguire la sua strada secondo i suggerimenti della propria coscienza. Ma questa coscienza lo porta sempre, al di là di se stesso, in un incontro con gli altri che, con la sua riuscita lo apre alle gioie migliori della vita.