MARCO PICCOLO

STORIE, STORIELLE, STORIACCE, 8 GENNAIO 2011/ 8 GENNAIO 1887, CAVALLO PAZZO, SIOUX, CUSTER, OLOCAUSTO, GOVERNO AMERICANO


8 GENNAIO 1877CAVALLO PAZZO e i suoi guerrieri combatterono la loro ultima battaglia contro la Cavalleria degli Stati UnitiCAVALLO PAZZO TRA MITO E LEGGENDA
PADRE nostro / Che sei in cielo / Creatore della terra e dell'acqua / Di tutte le creature grandi e piccole / Dona al tuo figlio / La forza, il coraggio, la fede / Per difendere e servire / Il tuo popolo>. Così, secondo Alce Nero, pregò CAVALLO PAZZO, il capo dei Lakota Sioux, vincitore di Custer, padre di una fiducia nel futuro degli indiani d'America frantumata e dispersa dal governo americano. Pregò  ma nell'orgoglio dell'origine e nella lucidità di un sogno, soprattutto combattè, vinse, fu ucciso. CAVALLO Pazzo è il simbolo di un altro Olocausto, di una guerra deforme dove uno dei contendenti - il governo di Washington - cambiava di volta in volta le regole. Simbolo della ribellione a orrori che bruciano, soltanto più lontani, accanto a quelli dell'ex Jugoslavia, dell'Iraq, dell'Afganistan,  avventura fiera e leggendaria del secondo Ottocento, ma di un'attualità feroce.