MARCO PICCOLO

BLOG E BLOGGER STRAORDINARI


La voce della protesta e della libertà risuonata in mezzo al silenzio delle televisioni e della stampa IL BLOGGER  CHE HA RACCONTATO "IN DIRETTA" LA RIVOLTA DEI GELSOMINI: FOTO "PRIMA" e "DOPO" IL CARCERE
I suoi riccioli castani e la sua pipa sono stati il simbolo di una Tunisia giovane e ribelle, desiderosa di cambiamento: Slim Amamou è uno dei più noti blogger del Paese  e probabilmente il più scomodo da quando, lo scorso anno, aveva rivelato le manovre del regime di Ben Ali per controllare i messaggi di posta elettronica in entrata e in uscita dal Paese. Nelle giornate della "rivoluzione dei gelsomini" Slim è diventato anche uno dei simboli della Tunisia: arrestato insieme all'amico  blogger Azyz Amamy nei primi giorni della rivolta per i messaggi contro il regime, è tornato in Rete due giorni fa, il 14 gennaio. Si è fatto vivo con un breve messaggio: "Sono libero".Slim non ha raccontato con precisione quello che è accaduto negli otto giorni fra il suo arresto e la libertà: ha fatto quasi finta di nulla, continuando a rilanciare messaggi su quello che stava succedendo nel Paese. Poi, fra un post e l'altro, scorci di verità: piccoli, ma che sono esemplari per capire come il regime di Ben Ali abbia, nelle settimane scorse e anche in queste ultime ore, cercato di far tacere Internet, diventato - come nel 2009 in Iran - la voce della protesta, risuonata in mezzo al silenzio delle televisioni e della stampa. "Non mi hanno torturato fisicamente. Solo psicologicamente". POCO FA Slim Amamou è stato chiamato a far parte del nuovo esecutivo che garantirà libertà e diritti civili in Tunisia.