LIBIA E’ GUERRA CIVILE.BRUCIA LA SEDE DEL GOVERNO. CENTINAIA I MORTI. DRAMMATICHE RIPERCUSSIONI ECONOMICHE, FINANZIARIE E SOCIALI IN ITALIA
In Libia è guerra civile. Le voci che volevano Gheddafi in fuga verso il Venezuela sono state smentite, la crisi è totale. A Tripoli solo oggi si contano oltre 65 morti, il ministro della Giustizia si è dimesso, la popolazione inferocita ha assaltato e dato alle fiamme il palazzo del Parlamento. In fiamme anche la sede della televisione di Stato, alcuni commissariati di polizia e diversi cantieri industriali appaltati a società straniere. Saccheggiate banche e uffici. In Italia si teme un esodo biblico a cui non si saprebbe come far fronte. Forti preoccupazioni anche a livello economico-finanziario perché ci sarà una ricaduta negativa di proporzioni drammatiche che dovranno pagare i cittadini. Da ultimo, le società del nostro Paese che hanno interessi in Libia sono numerose, fra cui l'ENI (che ha già perso il 4,03% in Borsa), Impregilo (a -5,28%), Finmeccanica (-1,74%), Unicredit (-3,5%) la società di calcio Juventus che perde il 2,62%, ecc….