Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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IL CASO DEL GIORNO, NON PIÙ ETERO, OMO O BISEX: IL FUTURO È "PANSESSUALE" E LA SESSUALITÀ DIVENTA "FLUIDA"

Post n°8535 pubblicato il 05 Gennaio 2016 da psicologiaforense

Il futuro? È dei pansessuali
Non più etero, omo o bisex. Le etichette tradizionali per il desiderio sono inadeguate.

Lo sostengo i sessuoli, gli psicologi e i sociologi di tutto il mondo occidentale: via le etichette: non più eterosessuali, omosessuali, nè bisex. In futuro saremo tutti pansessuali. La sessualità diventerà «fluida». OGGI quasi metà degli inglesi fra i 18 e i 30 anni, un terzo degli americani e percentuali analoghe negli altri Paesi occidentali non si definiscono né completamente eterosessuali né completamente gay. Ma neppure bisessuali, poiché anche quella è una scelta, un’identità. Il nuovo orientamento per gli under 30 è piuttosto il contrario: non avere un’identità, andare con la corrente, navigare a vista.



IN DEFINITIVA: Una sessualità fluida per una società liquida, in continuo mutamento e che ha accettato l'omosessualità, tutelandola con leggi, come ad esempio quella che consente il matrimonio gay in molti paesi occidentali, che permettono agli omosessuali di non apparire più “diversi”. Una propensione che in passato veniva trattata come conseguenza della genetica, dell’ambiente, se non addirittura di traumi infantili, e considerata da alcuni perfino una malattia, è rientrata nella norma a termini di legge: e dunque l’amore gay può diventare interscambiabile con quello che si era sempre vantato di rappresentare la presunta normalità, l’amore etero.


 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
UN VERO UOMO il 05/01/16 alle 01:43 via WEB
Andiamo proprio bene sessualità fluida in società liquida. Non so immaginare di peggio. Sodoma e Gomorra
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 01:50 via WEB
La "fluidità sessuale" era fino a qualche anno fa una tendenza al femminile. Infatti con la formula “fluidità sessuale” si voleva descrivere la tendenza delle donne a modificare nel tempo l’orientamento sessuale. In sommatoria positiva il fatto che la donna non è mai eterosessuale al 100%.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 01:51 via WEB
Oggi, invece, la fluidità sessuale riguarda maschi e femmine
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 01:55 via WEB
Scrivono i colleghi Dettore e Lambiase: Questo tema (la fluidità sessuale n.d.r.) è senza dubbio tra i più avvincenti e attuali: che significa oggi essere uomini o essere donne, quale posto ha l'amore e quale il sesso negli incontri occasionali e in quelli progettuali? L'identità di genere e l'età, intesa anche come ciclo di vita, sono due grandi organizzatori mentali e riguardano ogni persona. L'importanza di questi temi accompagna l'essere umano dalla nascita, e ancora prima nei sogni dei futuri genitori che fantasticano quel figlio o quella figlia dopo il referto ecografico mesi prima del parto, fino all'ultimo istante di vita..... l'amore, l'affettività e la sessualità possono anche essere espressi all'interno di una stessa relazione ma, in realtà, hanno una loro autonomia sia come processo motivazionale, ma anche come substrato biologico....
(Rispondi)
 
job1111
job1111 il 05/01/16 alle 01:45 via WEB
forse è bene così rispetto ad altre alternative possibili: l’amore gay può diventare interscambiabile con quello che si era sempre vantato di rappresentare la presunta normalità, l’amore etero. E' QUESTA LA REALTA'
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 02:07 via WEB
Io inizierei, rifacendomi al commento di "vero uomo" lasciando perdere Sodoma e Gomorra. Queste due "ridenti cittadine" nei pressi del Mar Morto, distrutte dalla collera divina, hanno ben poco a che vedere con i problermi trattati in questo post.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 02:12 via WEB
La psicologa Bianca Fracas scrive: "La fluidità sessuale è una condizione molto simile alla bisessualità, ma più articolata da un punto di vista concettuale, perché va oltre l'idea che i sessi siano due. Spesso queste situazioni vengono definite da molti come sintomi di confusione e indecisione, causate dalla vergogna di dichiararsi omosessuali. Ma non sempre è così e molti studiosi sostengono, invece, che la fluidità sessuale sia una condizione di base dell'essere umano, che la maggior parte degli individui abbandona crescendo, per effetto dell'educazione e della società, facendo una scelta etero o omosessuale. Tuttavia c'è una minoranza che la mantiene".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 02:12 via WEB
Sempre la collega FRACAS aggiunge: "Nella società moderna essere bisessuale è quasi una moda: se si è una modella, attrice, rockstar è indice di status positivo. Per le porno attrici, invece, è quasi un obbligo e per molte donne comuni invece è un modo per attirare la curiosità degli uomini. Per le persone di sesso maschile, invece, la bisessualità resta una condanna e si è etichettati come gay, a meno che non si sia famosi. Però oltre alla moda di essere bisessuali, ci sono proprio persone che amano veramente entrambi i generi umani e non per status o per farsi vedere, semplicemente il loro è un orientamento sessuale, non semplice, perché non ancora ben accettato."
(Rispondi)
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 05/01/16 alle 02:19 via WEB
mai fare orge a luce spenta e comunque organizzarsi bene
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 02:35 via WEB
La "fluidità sessuale" e la "società liquida" portano inevitabilmente verso forme di confusiva promiscuità sessuale, anche "occasionale".
(Rispondi)
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 05/01/16 alle 10:41 via WEB
tipo Fido che va in calore, insomma
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 05/01/16 alle 02:19 via WEB
Adesso mi sono più chiare le teorie propugnate dal movimento LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 02:36 via WEB
Infatti sono "trasparenti" sia nei fini, sia negli obiettivi a breve e a lungo termine.
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 05/01/16 alle 02:26 via WEB
Ecco perchè bisogna insegnare ai bimbi a liberarsi dagli «stereotipi di genere»: Biancaneve ingenua e bellissima - ça va sans dire - è un modello nefasto e superato. la principessa libera il principe, mentre la nonna va al ballo con il rospo che non vuole farsi baciare. Sulle carte del Memory, un maschio e una femmina costruiscono una casa: per distinguere le carte i bimbi sono costretti a dire «il muratore» e «la muratrice». C'è la teoria del genderbread, per cui l'identità sessuale non è mai definita ma sempre in divenire. MAI FERMARSI, ESPLORARE, SPERIMENTARE, SENTIRSI UOMINI E DONNE.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 02:44 via WEB
eheheheheheh "Biancaneve ingenua e bellissima - ça va sans dire - è un modello nefasto e superato. la principessa libera il principe, mentre la nonna va al ballo con il rospo che non vuole farsi baciare." Molte favole sono sessiste. Le donne hanno sempre bisogno di un uomo. In ogni favola c'è un uomo che le salva, chi con un bacio, chi con una scarpetta, chi con un tappeto volante, ecc... Nella realtà non sempre il "contributo" maschile nei rapporti interpersonali uomo/donna è positivo. Penso a maltrattamenti, a violenze, a femminicidi di cui si legge tutti i giorni in cronaca.
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 05/01/16 alle 02:32 via WEB
"La teoria del gender è un'ideologia a sfondo utopistico basata sull'idea, già propria delle ideologie socio-comuniste e fallita miseramente, che l'eguaglianza costituisca la via maestra verso la realizzazione della felicità". Lucetta Scaraffia.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/16 alle 03:09 via WEB
"Lotta alla discriminazione assolutamente sì, teoria gender assolutamente no. Come ministero e come Governo dobbiamo lottare contro la discriminazione e la scuola non è in questo un'isola felice. Occorre educare i ragazzi al rispetto delle differenze, ma questo non vuol dire portare delle favole 'gender' a dei bambini piccoli. Questo aspetto non c'entra niente con la discriminazione" (Gabriele Toccafondi)
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 05/01/16 alle 10:19 via WEB
tutta questa fluidità tende ad eliminare il particolare, quella cosa che fa si che io sia Io e non un altra persona.... rispetto per le scelte altrui - senza danneggiare il prossimo - va bene, ma passare una vita pencolando qua e là, senza capire cosa si vuole davvero, mi sembra un atteggiamento vagamente nevrotico.... penso che ognuno di noi alla nascita abbia, teoricamente, infinite possibilità di vita, tuttavia queste infinite possibilità si vanno assottigliando progressivamente, giorno per giorno, la serenità di vita sta nell'accettazione di questa semplice realtà e delle proprie scelte, giuste o sbagliate che siano state... marò, come sto diventando vecchia ;P
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/16 alle 19:01 via WEB
È nel quadro di queste esperienze personali che la tendenza fondamentale ad affermarci prenderà una forma strettamente personale , che consisterà, in un piano di vita , in uno stile di vita individuale. Questo piano e questo stile non sono altro che la forma personale della tendenza all'autoconservazione; saranno essi la sorgente inconscia e dinamica di tutte le forme di comportamento dell'individuo. La condotta ulteriore dell'uomo è foggiata sul modello di quel piano e di quello stile di vita.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 05/01/16 alle 12:04 via WEB
Anche io credo che queste teorie o teorizzazioni finché servono ad eliminare la discriminazione vanno benissimo. E non c'è solo la discriminazione tra gay e macho (io nel concetto di macho ci vedo un autocompiacimento autosessuale)m anche la sofferenza del bambino (io ho esperienza diretta solo del mio genere)che non è abbastanza "forte", che è chiamato "femminuccia" dai compagni e invece sente solo una musica diversa dagli altri, che non interessa tanto la sua sessualità ma il suo modo di essere, di presentarsi. Io non ero un bambino "forte" né sono un adulto "forte", anche se ho sempre avuto le mie tenacie. Sai, c'è una frase della Didaché che mi ha sempre incuriosito: [il Regno verrà]"quando non ci sarà più né maschio né femmina, quando i due saranno uno" e non ne ho mai compreso il significato. Ora, guardando il mondo attuale, non mi pare che siamo vicini al Regno... Offro queste parole alla tua riflessione, Giuliana!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/16 alle 19:09 via WEB
Il REGNO è molto lontano, ammesso che ci sia. NEL MERITO il bambino, CARISSIMO RENATO, scopre ben presto, dal modo di parlare e di comportarsi degli adulti allevanti, che il maschio è superiore alla bambina. Così, per esempio, egli sente regolarmente frasi di questo genere; “un maschio non piange mai”, “ sono modi da bambina“, “ un uomo non ha paura del dolore “, “se sei un maschio, devi essere capace di questo “, ecc. In tal modo, i termini “ uomo “ o “ maschio” equivalgono a “ forte “ o “ superiore", mentre “ bambina “ o “ donna “ assumono il significato di « debole “ o di “ inferiore “. Così, RENATO, nel maschio I'idea della superiorità dell'uomo fa nascere, talvolta, un ideale maschile così elevato che non si sente in grado di realizzarlo. Gli avverrà di non potersi trattenere dal piangere, quand'è bambino, per quanto gli si ripeta che un vero maschio non piange mai, provando così il sentimento di non potersi comportare da vero maschio.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/16 alle 19:11 via WEB
.... Più tardi,RENATO, si esigeranno da lui prestazioni di ogni genere che, forse, superano le sue capacità. Nel campo morale, egli è talvolta molto stimato dagli educatori e genitori, mentre interiormente si sente colpevole o profondamente inadeguato. Capita che questi ragazzini “modello” soffrano enormemente del contrasto, reale o irnmaginario (per scrupolosità, per esempio), tra ciò che gli altri pensano di loro e ciò ch'essi credono di essere nel fondo della loro coscienza. Avviene anche che certi padri proiettino nel figlio l'ideale che non hanno potuto essi stessi realizzare, esigendo così, talvolta, che il maschio segua una strada che non gli conviene, e attribuendogli qualità da lui in nessun modo possedute.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/16 alle 19:11 via WEB
Tutte queste circostanze, in casi sfavorevoli, possono portare gravi conseguenze: il maschio arriva a dubitare di sé oppure, ancora, conduce una doppia vita, sentendosi incapace, nell'intimo ,di se stesso , di realizzare l'immagine che la vita sociale gli impone. Una situazione di questo genere provoca nel fanciullo o nel giovane forti tensioni, che possono essere il punto di partenza di comportamenti anormali. La psicologia individuale vede anche nelle situazioni di questo genere, in cui l'uomo dubita della sua mascolinità, la spiegazione di certe deviazioni e perversità sessuali. Adler, in tal modo, ci offre delle deviazioni sessuali una spiegazione del tutto diversa da quella della psicanalisi. Il tipo del “Don Giovanni “, per esempio, costituisce per la psicologia individuale il caso dell'uomo, che, in fondo e inconsciamente, dubita della sua mascolinità e, perciò, cerca un compenso a questo stato di conquiste e stravaganze sempre nuove. Ci sono invece individui che rifuggono dal campo delle “ conquiste “ affettive. È qui che noi incontriamo il tipo del pervertito sessuale. Così, ad esempio, bisognerebbe cercare nel sentimento di inferiorità e nel timore inconscio di fallire nella conquista amorosa la spiegazione di certe forme di omosessualità . Altre circostanze ancora esercitano il loro influsso sul sentimento di inferiorità, come per esempio la costellazione familiare in cui la persona si sviluppa. Il fatto d'essere figlio unico o il maggiore o il cadetto o, ancora, di trovarsi in mezzo al gruppo di fratelli, sono tutte circostanze di cui la psicologia individuale mostra I'influsso sullo sviluppo psichico. La condizione economica e sociale della famiglia, la natura dell'educazione, ecc., sono pure in rapporto con tratti di carattere di ogni genere.
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monellaccio19
monellaccio19 il 05/01/16 alle 12:20 via WEB
AhAhAhAhAhAh!!!!! Col tempo che avanza ho visto tanto e ancora dovrò vedere. Ma l'ibrido che avanza è sorprendente, spiazza e lascia un vuoto di pensiero. Andiamo avanti verso il neutro che avanza pure lui. Sarete tutti (io sarò già morto) asessuati, senza identità precisa, senza un briciolo d'indizio da fornire all'investigatore. Credo che sia una ulteriore mossa a sorpresa per portare avanti più comodamente la questione gay e i loro diritti. Non sono razzista ma a questo punto, se così fosse, devo ripetere che non sono razzista ma sono loro che sono gay!!!!! Buon giorno.
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g1b9
g1b9 il 05/01/16 alle 17:01 via WEB
Sapessi quanto mi infastidisce ormai da tempo, questa questione sessuale. Penso che sia una questione vecchia come l'uomo eppure mi pare che mai il mondo se ne sia occupata tanto. Viviamo in regimi liberi si o no? Se si, ognuno faccia quello che gli pare, nel rispetto delle libertà degli altri e dello Stato. Non sono le leggi a proibire oppure ad obbligare chi è contrario, io penso che il mondo abbia problemi molto più importanti che regolamentare questi termini, a meno che si pensi alla definitva estinzione dell'uomo.
Buona Epifania Giuliana. Affettuosamente. Giovanna
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/01/16 alle 12:33 via WEB
Buona Epifania Giuliana.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 06/01/16 alle 21:06 via WEB
Ciao Giuliana credo che queste teorie o teorizzazioni se servono ad eliminare la discriminazione, vanno bene. Vado di fretta, sono rientrata oggi dalle vacanze, buona Epifania.
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zanna1999
zanna1999 il 07/01/16 alle 22:24 via WEB
Chè dire ,cara amica…mi conosci più che bene Un abbraccio
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Carla il 08/01/16 alle 15:04 via WEB
Ciao psico. Come stai? Mi è giunta voce di un tuo stop obbligato. Buona fortuna e a presto!!
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monellaccio19
monellaccio19 il 08/01/16 alle 19:17 via WEB
e quindi? Va bene così.........?????? Buona sera.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Gaio il 10/01/16 alle 17:25 via WEB
Il termine “pansessualismo”, però è una scelta davvero cheap. Capisco che ci teniate a comunicare al mondo che avete fatto il liceo classico, ma potevate impegnarvi di più. Meglio queer oppure l’antico ma quanto mai efficace “ndocojocojo” che rende perfettamente l’idea. Inoltre, pansessuale non vuol dire assolutamente nulla (nella stessa misura in cui non vuole dire nulla eterosessualità e omosessualità). Anzi è funzionalmente usato per spaventare l’opinione pubblica, soprattutto di questi tempi in cui va di moda il mostro Gender che ruba i bambini per farli diventare Drag Queen del Muccassassina. Infatti, com’era del tutto prevedibile, i giornali di destra hanno scritto pezzi apocalittici sul sondaggio di YouGov nel quale spiegavano che la sessualità fluida è praticamente l’anticristo (in un epoca in cui il mondo ha qualche problemuccio leggermente più grave tipo il terrorismo e i cambiamenti climatici per esempio…).
(Rispondi)
 
scampipercena77
scampipercena77 il 01/02/16 alle 13:42 via WEB
Bellissimo articolo seguirò speddo il tuo blog. Ciao da

storie di te e caffe

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