Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« IL SEGNO DELL'UNTORE, A...È MORTO ETTORE SCOLA , U... »

"Vi racconto com'è il sesso da genitori", Il post di mamma diventa virale, 100mila condivisioni,

Post n°8545 pubblicato il 19 Gennaio 2016 da psicologiaforense

"Ieri abbiamo fatto il 'sesso dei genitori'. Sapete cosa significa? E’ quello che fai nei 3 minuti e mezzo di pausa tra cambiare il pannolino e preparare la pappa. Ne approfitti giusto il tempo in cui tutti i tuoi figli sono distratti. Ti rendi conto che è trascorso un mese dall'ultimo rapporto e tu e tuo marito siete diventati quasi dei coinquilini. Quando ti accorgi che le tecniche di seduzione di tuo marito consistono solamente nell'indicare col dito la camera da letto e con l’altro il suo pene....


NIENTE SESSO, SIAMO GENITORI

Costance Hall, blogger e mamma australiana, ha raccontato in maniera ironica ma puntuale su Facebook come lei e il compagno vivono il sesso da quando sono diventati genitori



Come fanno a fare sesso le coppie che hanno i bambini piccoli? Per chiunque nella vita si sia mai posto questa domanda, la blogger e mamma australiana Constance Hall ha pensato bene di dare una risposta partendo dalla sua più diretta esperienza.  Constance ha affidato il suo racconto sul cosiddetto “sesso dei genitori” a Facebook e il suo posto ha ottenuto in pochissimo tempo oltre 100mila condivisioni. 

"Ieri abbiamo fatto quello che si chiama “sesso dei genitori”. Sapete cos’è: quei tre minuti e mezzo tra un cambio di pannolini e  la pappa. Quando noti all’improvviso che tutti i tuoi bambini sono distratti, quando realizzi che è passato quasi un mese dall’ultima volta e iniziate a sentirvi come semplici coinquilini. Quando la seduzione di tuo marito consiste nell’indicare con un dito la porta della camera da letto e con l’altro il suo pene. Quando metti il letto in modo da poter tenere un piede contro la porta per tener fuori un’orda urlante di ragazzini che possono essere incredibilmente silenziosi quando invece vogliono spiare qualcuno. Quando non importa quanto caldo fa e tu ti seppellisci sotto il piumone, nel caso che qualcuno riesca a entrare e scopra mamma e papà che fanno ‘yoga’ a letto”

La donna conclude il racconto con una ironica “ode” al suo compagno, alla sua “determinazione”.

"E mentre io me ne sto qui, con le mie tette cadenti, la pancia che sembra un marsupio, peli superflui dappertutto e così via, lui pensa anche che io sia fantastica"



 
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Commenti al Post:
geishaxcaso
geishaxcaso il 19/01/16 alle 18:35 via WEB
:) ecco, questo si chiama Amore, finalmente una cosa bella in questo web, buona serata Giuliana :)
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 18:50 via WEB
Mi pare perfetto: " Quando la seduzione di tuo marito consiste nell’indicare con un dito la porta della camera da letto e con l’altro il suo pene. Quando metti il letto in modo da poter tenere un piede contro la porta per tener fuori un’orda urlante di ragazzini che possono essere incredibilmente silenziosi quando invece vogliono spiare qualcuno. Quando non importa quanto caldo fa e tu ti seppellisci sotto il piumone, nel caso che qualcuno riesca a entrare e scopra mamma e papà che fanno ‘yoga’ a letto”
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 18:58 via WEB
Sessualità e genitorialità sono vicende e aree esistenziali che si intrecciano e si confrontano, in un gioco a incastri, formando il quadro di una famiglia oggi. Brava la blogger Constance Hall...
(Rispondi)
 
cas.li
cas.li il 19/01/16 alle 19:29 via WEB
Decidere di mettere a nanna il bebè nel lettone può essere un modo per rinsaldare il legame tra genitori e bambino e favorire l'allattamento, ma può rappresentare un ostacolo all'intimità della coppia e alla sua intesa sessuale . Non per tutti, però. Qualcuno riesce anche a fare l'amore con il bambino che dorme tranquillamente nel lettone. E perchè non ci si sposti in salotto o sul pavimento della cucina può risultare incomprensibile alle orecchie di noi italiani.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:08 via WEB
Nel 1918 Freud pubblicò una relazione clinica su un suo caso clinico, intitolata "Aus der Geschichte einer infantilen Neurose" (Dalla storia di una nevrosi infantile). Caso clinico meglio conosciuto come "L'Uomo dei lupi", tale Sergej Costantinovic Pankëev affetto da vari disturbi nevrotici e depressivi che Freud attribuì al fatto che da bambino aveva visto i suoi genitori mentre avevano un rapporto sessuale che non capì e quindi non riuscì ad elaborare.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:09 via WEB
Stiamo parlando di 100 anni fa!
(Rispondi)
 
cas.li
cas.li il 19/01/16 alle 19:30 via WEB
Non stupisce che questa abitudine non sia italica, ma svedese: gli svedesi sono tradizionalmente più emancipati, meno conformisti e più liberi di esprimere la propria sessualità. Un sondaggio condotto in Svezia ha, infatti, mostrato come una coppia su tre abbia fatto almeno una volta l'amore con il bambino che dormiva nel letto.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:12 via WEB
Esattamente, sono "abitudini" o "stili di vita" che si ritrovano non solo in Svezia ma anche in Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:23 via WEB
Se la "relazione" tra genitori e figli è buona (perchè si fa presto a dire RELAZIONE ma in realtà molto spesso non c'è, ci sono invece tra genitori e figli legami invischiati, rapporti carenti, malati o di dipendenza, ecc...) il bambino anche se scopre i genitori durante il coito non resta traumatizzato perchè fin da piccolo il papà e la mamma gli hanno presentato il "fare all'amore tra genitori" come un’attività spontanea e naturale degli adulti....
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/01/16 alle 20:06 via WEB
Mi sembra di aver vissuto il racconto di: "Ritorno al futuro". Sono confuso, ricordo qualcosa ma il signor Alzheimer mi impedisce di mettere ordine nei pensieri che si affollano sollecitati da questa schietta e genuina lettera (post). Complimenti alla redattrice: riconoscere due seni cadenti, peli superflui e pancia marsupiale non è da tutti. Come non è da tutti l'apprezzamento del marito che la definisce fantastica. Onore al merito. Ciao Giulia'.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:25 via WEB
(RIDO). Si Constance Hall è una brava blogger. Ti ricorda qualcuno?
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:39 via WEB
Quanto sono preziosi i Nonni e le baby sitter!!
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/01/16 alle 20:11 via WEB
Sono d'accordo con l'utente Cas.li, in quanto essendo danese a metà (per parte di madre), in questi paesi si ragiona diversamente. Certo, avendo dei bimbi che girano per casa è una faccenda complicata. E' ben normale non voler fare sesso o non trovare la gista collocazione, non riuscire a rintracciare il desiderio, oltre che l'energia e il tempo. Bisogna fare posto, e fare posto implica molta energia, e nel tempo rimanente, sostanzialmente, si dorme (o si litiga per la difficoltà di riconfigurare i posti e le relazioni). Io stessa mi sono ritrovata a fare sesso con il mio ex marito con i miei figli nello stesso letto, basta solo sapersi organizzare. Ciao Giliana, buona serata.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:43 via WEB
Buona serata Carissima:-)) Cas.li è un giovane clinico padovano specializzato in psicopatologia del bambino che sta facendo il tirocinio con me a Venezia.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:57 via WEB
Hai perfettamente ragione! Come ho scritto in altro commento qui sopra secondo Freud la "scena primaria" ( che si riferisce all'osservazione da parte del bambino dei rapporti sessuali fra genitori) sarebbe -troppo spesso- vissuta come un insieme di atti aggressivi del papà contro la mamma o viceversa.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 20:55 via WEB
Sempre secondo gli psicoanalisti di scuola Freudiana la "scena primaria" (Urszene) avrebbe importanza in quanto l'esperienza traumatizzante che ne ha il bambino, e le reazioni che ne conseguono, contribuiscono potentemente a modellare la successiva neurosi
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Contadino il 19/01/16 alle 21:21 via WEB
Io che ho vissuto in un contesto agreste dove c'era una sola camera da letto per me e i miei 3 fratelli vedevamo e sentivamo tutto come vedevamo accoppiarsi gli animali. E non ho avuto alcun trauma perchè mi hanno spiegato serenamente che questa è la vita. Capisco che in un mini in centro di una metropoli le cose possano essere un po' più complicate per genitori e figli.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 21:45 via WEB
E' chiaro che in uno scenario familiare come quello che hai descritto la "scena primaria" è molto difficile che possa diventare una emozione così violenta da costituire un "trauma psichico" che è causa di turbamenti più o meno duraturi delle attività mentali.
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 19/01/16 alle 22:18 via WEB
Dopo la nascita di un figlio il sesso e più in generale l’intimità per molte coppie assume sembianze ben diverse da com’era prima della gravidanza e del parto. Se già nei 9 mesi precedenti alla nascita i rapporti tra i due futuri genitori vanno via via modificandosi in parallelo all’evoluzione della gravidanza, con la metamorfosi del corpo della donna, l’umore che cambia, gli ormoni in circolo, con l’arrivo del bebè la situazione cambia ancora una volta. Trascorso il periodo di rito di cui la mamma ha bisogno, i neo-papà cominciano a chiedere alla propria compagna: “tesoro, adesso stai meglio, giusto? Cosa ne diresti se uno di questi giorni ricominciassimo a riavvicinarci un po’?” Forse non tutti esprimono il concetto a parole, ma di certo si fanno capire.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 22:31 via WEB
Ho l'impressione carissima che i problemi siano più complessi ....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 22:31 via WEB
Scrivevo altrove: Ovunque si recita il requiem del talamo, il de profundis della libido, la fine dell' eros. È tramontato il mito di una sessualità felice. Le immagini di femminile e maschile si stanno trasformando. Ed è un problema dell' umanità, non solo italiano. Il libidogramma piatto è dovuto da un lato alla nostra cultura “usa e getta”, dove il tempo iperaccelerato “non ha mai tempo” e dove si vive soprattutto all' esterno, per la carriera, per arrivare a possedere “le cose”, per mostrare di sé un' immagine sempre vincente e poco o nulla si concede all' immaginario più intimo; dall’altro ai siti Internet che mettono in vetrina immagini capaci di soddisfare qualsiasi voglia, ad una pubblicità sempre più infarcita di situazioni «forti». Sotto qwuesto profilo, letteratura, pubblicità, moda, cinema e tv hanno un tratto in comune: raccontano la fine del desiderio sottraendo terreno alla dimensione del sogno, della fantasia. Così si guarda, ma non si immagina più. Inoltre, l' amore si basa sul piacere, sul desiderio, sulla seduzione. Invece oggi anche un' avventura “trasgressiva” è meno eccitante. Due sguardi che s' incrociano, poche frasi e si finisce a letto. Tutto scontato, tutto in fretta, tutto sempre più “già visto e già fatto”.
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 19/01/16 alle 22:21 via WEB
Fin dai primi mesi dopo la nascita, la coppia dovrà abituarsi a riappropriarsi del proprio spazio e della propria intimità in una situazione inusuale, e a fare i conti con una presenza che, in modo del tutto naturale, “pretende” e di solito ottiene le attenzioni e il tempo di tutta la famiglia. Fare sesso con qualcuno nell’altra stanza, in particolare se questo qualcuno è tuo figlio, per molti può essere del tutto naturale ma ad altri può creare qualche scompenso. Le maggiori complicazioni arrivano più avanti, quando i bambini crescono, cominciano a essere più indipendenti e a seguire orari più simili a quelli degli adulti. Tutte le occasioni che si avevano a disposizione durante il primo anno vanno via via diradandosi, anche se fino alla scuola materna si può approfittare del riposino pomeridiano del piccolo, o della notte.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 22:39 via WEB
Il sessuologo Ian Kerner sostiene, riassumendo le ultime ricerche scientifiche in merito, che il sesso tra genitori dopo la nascita di figli cambia totalmente aspetto per CINQUE motivi: 1. Il primo motivo riguarda una sorta di “abitudine” che la coppia prenderebbe durante l’ultimo periodo della gravidanza, quando si smette di far sesso per questioni pratiche; 2. La stanchezza è un motivo pratico, lecito e logistico: star dietro ai bambini piccoli non è così semplice, soprattutto se dormono poco e se i genitori lavorano; così invece di far sesso, in particolar modo le mamme, preferiscono dormire e recuperare un po’ di sonno 3. La terza motivazione è di ordine prettamente psicologico e si tratta di una sorta di transfert: la mamma infatti si sentirebbe completamente appagata nei suoi desideri, soltanto prendendosi cura del bambino, allattandolo e standogli vicino; non servirebbero dunque attenzioni di altro genere nemmeno dal partner 4. Sempre di ordine psicologico è la motivazione che vede la mamma vivere il sesso con il marito come un tradimento nei confronti del bambino; meglio astenersene piuttosto che sentirsi in colpa dopo; spesso tuttavia la donna che sente di tradire il suo piccolo con il sesso non lo spiega al partner 5. Altre donne invece vedono il sesso come un’intrusione da parte del marito nella loro relazione con il bambino. In fondo si tratta sempre dello stesso problema di ordine psicologico, vissuto da punti di vista diversi.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 22:45 via WEB
Ian Kerner, che ha scritto anche "Lei viene prima", ecc.., è un noto sessuologo newyorkese, ricercatore per il Comitato Americano di Sessuologia. Consulente e autore di successo, è apparso in numerose trasmissioni e tiene conferenze per associazioni e università di tutto il mondo
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ester.mi00
ester.mi00 il 19/01/16 alle 22:48 via WEB
Ho letto un suo bel libro: "Manuale di sopravvivenza per le donne che amano troppo" di Ian Kerner edito da Sperling & Kupfer, 2006
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ester.mi00
ester.mi00 il 19/01/16 alle 22:49 via WEB
...scrive: " E' capitato a tutte di incontrare un uomo che un giorno sembrava cotto e il giorno dopo era inspiegabilmente scomparso. O quello che sta tanto bene con te ma non se la sente di impegnarsi: perchè è in un momento cruciale della carriera, perchè ha appena traslocato, perchè è appena uscito da un rapporto che lo ha reso sfiduciato... Chi non ha mai pensato che il mondo è pieno di donne sensazionali, ma oggi sul mercato non ci sono altrettanti uomini interessanti da corteggiare? E che spesso sono proprio queste donne brillanti e intelligenti a non cogliere i molteplici segnali inviati per far capire che "la cosa no parte". Perchè? perchè pensano che gli uomini ragionino come loro - ovvero nel modo più contorto possibile - ma non è così e poi perchè è difficile accettare che LUI non è l'uomo giusto e che in fondo...non piace tanto nemmeno a loro..."
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/01/16 alle 23:13 via WEB
Trovare un sessuologo competente, famoso e con senso dell'umorismo e dell'auto ironia è rarissimo
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Utente non iscritto alla Community di Libero
GELINDO il 19/01/16 alle 23:16 via WEB
Prima stavi in coppia come un prolungamento della luna di miele poi arriva un padrone di casa molto esigente che non ti dà pace 24/24. E tu lo adori!
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