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VIRUS ZIKA, SI TEME ARRIVI IN EUROPA, ALLARME ROSSO IN USA, LE DONNE INCINTE EVITINO IL SUDAMERICA

Post n°8549 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da psicologiaforense

Il virus Zika si trasmette attraverso la puntura delle zanzare.  L’allarme è scattato in tutta l’America, dal sud al nord. Provoca  malformazioni cerebrali  nei neonati.....   Il virus, inoltre,  potrebbe essere responsabile di alcuni casi di sindrome Guillain-Barré, in cui il sistema immunitario di una persona attacca quello nervoso, portando alla paralisi. Se così fosse, le precauzioni prese finora per contenere il contagio non sarebbero sufficienti....

 

Il virus Zika che sta tenendo con il fiato sospeso mezzo mondo  in Europa   non si è ancora visto ma è  possibile  che arrivi e che vi siano, durante l’estate, delle epidemie veicolate dalla zanzara tigre. Lo afferma  all’ AGI  il Prof. Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità : “Può succedere che una persona che si è infettata in un Paese dell’America Latina venga punta da una zanzara tigre che poi trasmette il virus ad altri” (…) “Il  ministero della Salute ha  già messo a punto i test diagnostici. Nel marzo 2015 un caso di infezione da Zika  è  stato segnalato in Italia, ma si trattava di un viaggiatore di ritorno dalla Colombia ” L’opinione di  Rezza, in conclusione, è che "... sia necessario tenere alta la guardia, ma senza cedere agli allarmismi."

 

 

Intanto, continuano ad aumentare in maniera preoccupante in Brasile i casi di neonati affetti da microcefalia: quasi 4mila solo da ottobre. Nell’intero 2014 erano stati 150. La sola Rio ha annunciato ieri (giovedì 21/01)  un incremento di circa il 20% nell’ultima settimana. Benché il legame fra il virus trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypti alle gestanti e la malformazione dei feti non sia ancora accertato  la correlazione pare sempre più evidente. A parte la possibile microcefalia nei feti : “ lo Zika è considerato una malattia relativamente benigna – spiega il Prof. Antonini –. Dura qualche giorno e provoca dolori articolari, febbre e dei rash".


Da ultimo, è di queste ore un altro allarme proveniente sempre dal Brasile. Il virus sarebbe anche responsabile di alcuni casi della sindrome Guillain-Barré, in cui il sistema immunitario di una persona attacca quello nervoso, portando alla paralisi. Se così fosse, le precauzioni prese finora per contenere il contagio non sarebbero sufficienti...


 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Aurora il 22/01/16 alle 16:39 via WEB
E allora che fare se una gravidica ha il marito in Brasile?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 16:43 via WEB
Se una signora incinta deve proprio andare in Sudamerica o dove è in corso un’epidemia, bisogna informarla bene dei rischi che corre e consigliarle di proteggersi molto accuratamente contro le punture delle zanzare, specialmente di giorno, usando repellenti e vestiti.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 16:44 via WEB
Però se appena appena fosse possibile sarebbe preferibile che posticipasse il viaggio
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 22/01/16 alle 17:01 via WEB
L’allarme, infatti, è proprio per le donne incinte, dopo che in Brasile è stata registrata un’incidenza venti volte superiore alla media di casi di microcefalia che si ritiene sia legata all’infezione.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 17:05 via WEB
Appunto. Se una donna non è in gravidanza deve comunque cautelarsi ma può stare relativamente tranquilla perchè il virus Zika, il più delle volte, dà come sintomi febbre e cefalea. Somiglia molto al Dengue ma più lieve.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 17:07 via WEB
In America Latina hanno dovuto affrontare negli anni ’90 il Dengue poi la Chukungunyam e ora il virus Zika, tutti portati dalla zanzara "Aedes aegypti".
(Rispondi)
 
alzanussi
alzanussi il 22/01/16 alle 17:03 via WEB
Quest'anno le zanzare erano qui fino all'altro giorno. Clima pazzo che credo contribuisca ad aumentare le malattie
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 17:12 via WEB
Certamente il caldo favorisce le zanzare anche quella di cui parliamo la Aedes aegypti un insetto della famiglia dei Culicidae che, come ho scritto sopra, con le sue punture può trasmettere gli agenti virali di molte malattie. Si può riconoscere dalle macchie bianche sulle zampe e da una marcatura a forma di lira sul torace. È originaria dell'Africa, ma il suo areale si è esteso a tutte le regioni tropicali e subtropicali. È in grado di svernare superando anche stagioni invernali molto rigide.
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 22/01/16 alle 17:30 via WEB
:| oddio, non sono direttamente interessata ma non è una bella notizia, nel villaggio globale anche gli insetti migrano e prendono allegramente altre residenze :(
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 20:57 via WEB
Tu sei una ragazzina è non ricordi ma una volta con globalizzazione noi intendevamo il "metodo globale" utilizzato dalle maestre per insegnare a leggere e a scrivere. Metodo che si contrapponeva a quello "sillabico" Più prtecisamente la globalizzazione era il percorso percettivo e di acquisizione prima sincretica e poi analitica, tipico della psiche del discente di sei anni.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 21:14 via WEB
La zanzara Aedes Aegypti ama e gode nel viaggiare sia sulle motonavi da crociera, sia nei container, sia negli aerei, ecc... quindi prima o poi arriva anche qui nè più nè meno come ha fatto sua cugina la c.d. zanzara tigre. Quest'ultima fece la sua comparsa nel 1990 in Liguria, in un deposito di pneumatici usati, importati dagli Stati Uniti.
(Rispondi)
 
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 22/01/16 alle 21:59 via WEB
Ecco, la zanzara globalizzata, prima la percepisci nella sua interezza, poi conti i pezzetti dopo lo schianto con la ciabatta.... cmq, a meno che tu non bari sull'età nel profilo, siamo quasi coetanee... ;) notte Giu' :)
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 22:04 via WEB
eheheheheh è quel "quasi" che fa la differenza. Dopo i 50 si comincia a contare come si fa con i cagnolini: ogni anno ne vale 7....
(Rispondi)
 
 
 
 
diogene51
diogene51 il 22/01/16 alle 22:39 via WEB
Speriamo che non sia vero, se no sono Matusalemme...
(Rispondi)
 
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 22/01/16 alle 23:27 via WEB
;) esagerataaaaa!!!! Ia' non fare così, siamo giovani, abbiamo ancora tanto da fare in giro, 'notte ;)
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/16 alle 17:45 via WEB
Ancora un allarme e spero non sia la solita esagerazione alla quale in tanti ormai hanno preso gusto. Certo, gli allarmi sono necessari e devono essere lanciati in continuazione affinché non arrivi il solito fesso a dire: "Ma io non sapevo niente di 'sta roba qua!". Tuttavia, non so se la tua attenzione non abbia rilevato un continuo,perenne segnale d'allarme che riguarda tutto e di più: l'ultimo di qualche ora fa: la carta da forno, quella che si usa in tutte le famiglie del pianeta, è cancerogena. Detto così uno già si sente male. Ossia, cerchiamo di essere più cauti nel dare le notizie allarmanti e cerchiamo di non essere precipitosi nel recepirle. Poi se accadrà che dovremo lasciare il pianeta perché sarà tutto un allarme rosso anche se starnutiamo o ci soffiamo il naso, ecc.ecc....pazienza! Tuttavia questa zanzara Zigo Zago, va tenuta d'occhio, la si seguirà ma a debita distanza. Al lupo??? Al lupo???? Sera Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 21:30 via WEB
(RIDO). Purtroppo in questo campo abbiamo avuto le esperienze, ad esempio, con le zanzare tigre che prima del 1990 non avevamo mai visto in Italia. Ora è diffusa ovunque. Comunque ho postato solo perchè ci sono arrivate le direttive del Ministero sul MONITORAGGIO E SORVEGLIANZA ENTOMOLOGICA DI AEDES AEGYPTI NEL TERRITORIO NAZIONALE.
(Rispondi)
 
cas.li
cas.li il 22/01/16 alle 20:05 via WEB
Non esiste nessun trattamento antivirale specifico per la malattia da virus Zika. Il trattamento è generalmente favorevole e include il riposo, fluidi, e l'uso di analgesici e antipiretici. A causa di simile distribuzione geografica, i pazienti con sospetta infezione da virus Zika anche dovrebbero essere valutati e gestiti come fossero affetti da una possibile infezione da virus dengue o da chikungunya. L'aspirina e altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per tanto dovrebbero essere evitati, almeno fin tanto che la dengue viene esclusa come causa dei sintomi, ciò per ridurre il rischio di emorragia. Le persone infettate con Zika, chikungunya, o virus della dengue dovrebbero essere assolutamente protetti per evitare ulteriore esposizione a zanzare durante i primi giorni di malattia ed evitare così che altre zanzare vengano infettate ciò per ridurre il rischio di trasmissione locale.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/01/16 alle 21:31 via WEB
Bravo! Vedo che hai studiato...
(Rispondi)
 
Kheetam_Worth
Kheetam_Worth il 22/01/16 alle 22:00 via WEB
Esperimento finito male.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
GELINDO il 23/01/16 alle 17:42 via WEB
Sabtao, 17.40. Il virus Zika fa paura: si è allargata a 22 la lista dei Paesi che gli esperti del Centers for Disease Control and Prevention statunitense definiscono a forte rischio per le donne incinte, invitandole quindi a non andarci. Il virus, infatti, mette in pericolo la salute dei feti che possono nascere con gravi patologie, come la microcefalia (crani e cervelli più piccoli del normale), ritardi neurologici e altre malformazioni. L'allarme è tale che gli americani del Cdc consigliano alle future mamme che hanno viaggiato di recente in aree in cui è accertata la presenza del virus di sottoporsi a un'analisi per verificare il possibile contagio. Secondo gli esperti, che temono possa diventare un'emergenza sanitaria mondiale nel 2016, il virus zika ha gli stessi sintomi della febbre gialla: si presenta con febbre a intermittenza, eruzioni cutanee, congiuntivite, dolori muscolari, alle articolazioni e alla testa, ma in molti casi è asintomatica. Passa da uomo a uomo attraverso quella che viene conosciuta dai più come la zanzara tigre e al momento non esistono vaccini per prevenirla. Anche se non rappresenta un rischio mortale, il virus sta allarmando i governi per i danni che provocherebbe su centinaia di nascituri, a tal punto da sconsigliare le gravidanze. Al possibile legame del virus Zika con le malformazioni fetali si è aggiunta poi la possibilità - evocata da esperti brasiliani- che l'infezione virale possa causare negli adulti la Sindrome di Guillaume-Barrè, in cui il sistema immunitario attacca i neuroni causando paralisi temporanee. Il virus, identificato per prima volta in Uganda nel 1947, si era diffuso finora principalmente in Africa e Asia, ma dopo un'epidemia in Micronesia nel 2007 potrebbe essere arrivato nel subcontinente sudamericano fra il 2014 e il 2015, attraverso l'isola di Pasqua. Così almeno dimostra l'analisi genomica dell'agente infettivo trovato in America Latina, secondo la rivista medica The Lancet che considera che il virus possa diventare una emergenza sanitaria globale nel 2016. Brasile e Colombia sono i due paesi più colpiti dal virus Zika, nonché le due regioni dove è stata scoperto il suo possibile legame con la microcefalia fetale.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 23/01/16 alle 17:51 via WEB
Grazie per l'integrazione.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 23/01/16 alle 17:51 via WEB
L'Italia non è immune dal virus Zika che suscita grande preoccupazione a causa delle gravissime conseguenze, tra cui la microcefalia, che provoca nei figli delle donne contagiate durante la gravidanza. Nel 2014 la Regione Toscana ha segnalato 3 casi confermati di febbre da Zika virus importati dalla Polinesia. Va sottolineata la recente segnalazione di casi autoctoni di Zika virus in Svizzera che potrebbero determinare un incremento dei casi importati. Ultimamente negli ospedali elvetici sono stati diagnosticati quattro casi tra persone rientrate da viaggi America latina dove la malattia, trasmessa con le punture di zanzara, si sta rapidamente diffondendo.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 24/01/16 alle 15:35 via WEB
Il virus ZIKA arrivato anche in Europa: tre persone contagiate in Gran Bretagna. Il servizio sanitario britannico ha annunciato sul suo sito web che «dall’inizio di gennaio 2016 tre viaggiatori provenienti dalla Colombia, dal Suriname e dalla Guyana sono stati infettati». Non viene fornito alcun dettaglio sui singoli casi, ma si sottolinea che «Zika non si trova naturalmente nel Regno Unito e non si trasmette direttamente da persona a persona». Non esiste per ora una cura per l’infezione da virus Zika, che è trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypti, responsabile anche di dengue e chikungunya.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
LUISA il 03/02/16 alle 09:27 via WEB
Dall’allerta mondiale, all’organizzazione di ogni singolo Paese. E’ di ieri, da noi, la decisione del Centro nazionale sangue di evitare le donazioni da parte di chi ha viaggiato in America Latina, Caraibi (Cuba esclusa), Capo Verde, Thailandia, Indonesia, isole del Pacifico nei 28 giorni successivi al rientro in Italia. Il resto delle precauzioni si leggono in una circolare del ministero della Salute del 21 gennaio per chi viaggia nelle zone ad alta concentrazione infettiva. «Dal momento che le zanzare Aedes - si legge tra l’altro nel documento - pungono di giorno, si raccomanda a chi dorme durante il giorno, soprattutto i bambini o malati anziani, di riposare sotto zanzariere trattate con o senza insetticidi». In Italia fino ad ora si contano solo quattro casi di persone che sono state scoperte positive al virus Zika durante la scorsa primavera, al ritorno da un viaggio in Brasile.
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