Creato da psicologiaostiense il 26/12/2009
Finchè noia non ci separi
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A li mortacci tua è un' espressione che indica risentimento per un comportamento giudicato negativo da chi proferisce questa espressione. Un risentimento che porta il soggetto ad evocare i parenti defunti della persona che lo sta offendendo per qualsivoglia motivo.
Ora, il problema è molto semplice : "a li mortacci tua" può costituire reato ai sensi dell' art. 594 del Codice Penale?
E' una questione giuridica ma anche psicologica.
Perchè evocare i defunti per colpevolizzarli di un comportamento sbagliato posto in essere da un vivente?
A che scopo vi è questa evocazione?
Se volessimo parlare anche di spiritismo dovremmo fare anche un' altra considerazione. Gli spiriti dei defunti si vendicheranno contro colui/colei/coloro che li nomina solo a scopo offensivo?
Se la Cassazione ha stabilito di recente che anche solo una linguaccia costituisce ingiuria a fortiori ritengo che "a li mortacci tua" debba integrare il reato di ingiuria ai sensi dell' art. 594 c.p.
Inoltre bisognerebbe applicare la norma contenuta nell' art. 595 c.p. estendendola per analogia a questa fattispecie concreta.
Infatti vi è una larvata diffamazione perchè si sottointende chissà quale condotta da parte dei defunti citati.
psicologiaostiense
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