Oggi a Milano siamo tutti in festa (era ora, non ne potevo più!)! E' il giorno del nostro patrono, che non si chiama Silvio, come qualcuno potrebbe pensare ... E questo per queste ragioni, carissimo:1. ti manca troppo per diventare santo, quindi rinuncia in partenza!2. con te non c'è festa3. quindi ... foeura di bàl!!!si chiama AMBROEUS, Ambrogio per i resto del mondo, ed è il santo più milanese che c'è. Ecco una piccola curiosità sul suo conto:si narra che un giorno, mentre il santo dormiva nella culla del pretorio (il padre apparteneva all'aristocrazia romana), sopraggiunse all'improvviso uno sciame d'api che si posarono sul viso entrando e uscendo dalla bocca che egli teneva aperta. Il padre, che passeggiava nelle vicinanze con la madre e la figlia, proibì alla fantesca di cacciarle perché aveva intuito che si trattava di un fatto prodigioso. Poco dopo le api si alzarono in volo salendo così in alto da scomparire alla vista. Allora il padre esclamò: "Se questo bambino vivrà, sarà qualcosa di grande". Vero o immaginato dal biografo, l'episodio non era insignificante per un antico, perché nella tradizione pagana l'ape era la messaggera divina e l'emblema dell'eloquenza umana.A ricordo della leggenda, Ambrogio è considerato il patrono delle api, degli apicoltori e dei fabbricanti di cera.Io da piccola, invece, ho tentato con tanto impegno di ingoiare una mosca, ma credo non sia la stessa cosa in tema di divinità ... E poi, non dispongo delle credenziali necessarie per elevarmi alle sfere della santità (sono una donna, non sono una santa ...!)Scherzi a parte, in questi giorni a Milano si respira un'aria magica di festa: Ambroeus, l'Ambrogino d'oro, la tradizionale fiera degli Ohbej Ohbej, l'apertura della stagione sinfonica alla Scala
Uèlla, tel chi l'AMBROEUS!!!
Oggi a Milano siamo tutti in festa (era ora, non ne potevo più!)! E' il giorno del nostro patrono, che non si chiama Silvio, come qualcuno potrebbe pensare ... E questo per queste ragioni, carissimo:1. ti manca troppo per diventare santo, quindi rinuncia in partenza!2. con te non c'è festa3. quindi ... foeura di bàl!!!si chiama AMBROEUS, Ambrogio per i resto del mondo, ed è il santo più milanese che c'è. Ecco una piccola curiosità sul suo conto:si narra che un giorno, mentre il santo dormiva nella culla del pretorio (il padre apparteneva all'aristocrazia romana), sopraggiunse all'improvviso uno sciame d'api che si posarono sul viso entrando e uscendo dalla bocca che egli teneva aperta. Il padre, che passeggiava nelle vicinanze con la madre e la figlia, proibì alla fantesca di cacciarle perché aveva intuito che si trattava di un fatto prodigioso. Poco dopo le api si alzarono in volo salendo così in alto da scomparire alla vista. Allora il padre esclamò: "Se questo bambino vivrà, sarà qualcosa di grande". Vero o immaginato dal biografo, l'episodio non era insignificante per un antico, perché nella tradizione pagana l'ape era la messaggera divina e l'emblema dell'eloquenza umana.A ricordo della leggenda, Ambrogio è considerato il patrono delle api, degli apicoltori e dei fabbricanti di cera.Io da piccola, invece, ho tentato con tanto impegno di ingoiare una mosca, ma credo non sia la stessa cosa in tema di divinità ... E poi, non dispongo delle credenziali necessarie per elevarmi alle sfere della santità (sono una donna, non sono una santa ...!)Scherzi a parte, in questi giorni a Milano si respira un'aria magica di festa: Ambroeus, l'Ambrogino d'oro, la tradizionale fiera degli Ohbej Ohbej, l'apertura della stagione sinfonica alla Scala
