Buon Anno a te, amico della strada, comunemente definito barbone, clochard per i pił raffinati, che come me sorridi quando ti augurano "Buon Anno", quasi fosse il riso beffardo di un destino amaro
Buon Anno a te, soldato Joe Darby, dimenticato dal mondo e emarginato dai tuoi connazionali, costretto a vivere in esilio in Patria, solo per aver rivelato che nel carcere di un paese "democratico", il tuo, tanti sconosciuti Saddam Hussein venivano torturati e giustiziati nel corpo e nell'anima
Buon Anno a voi, bambini scomparsi, risucchiati nelle tenebre dell'ignoto, in un "altrove" senza spazio e senza tempo, che forse, se siete ancora vivi, peregrinate nella solitudine dei vostri ricordi e nell'abbandono dai vostri affetti, tra il silenzio freddo e oscuro e il vortice del chiasso mediatico
Buon Anno a voi, amici cari, che siete pił vicini del mio vicino di casa e pił reali nel vostro essere virtuale di tante persone che dichiarano falsamente di volermi bene, che mi seguite sempre e mi incoraggiate nei miei alti e bassi, che siete sempre pronti a farmi ridere e a farmi commuovere, a lasciarmi sola e a stare con me ... A voi questo immenso, scrosciante e caloroso applauso
