Scherzo o Follia?

FANTASIE CROMATICHE


Eccomi qua ... ho riaperto questa casa!
  Non sta succedendoun granchè nella mia vita, però mi sto dedicando anima e corpo ad uno dei miei passatempi preferiti, cioè la lettura ... naturalmentequando gli impegni lo consentono, cioè mai, vale a dire una paginaalla sera, prima di finire morta e stecchita come un soldatino sullasua bandiera ... Bando alle subordinate, ultimamente sto leggendoun piacevolissimo romanzo di Jonathan Safran Foer, sul filone"ricerca delle proprie radici", dal titolo promettente "Ogni cosa è illuminata". Ecco a voi una diapositiva:
Mi dicono che ne hanno fatto anche un film (... e te parea!). Ecco avoi la locandina:
Mi ha colpito, in particolare, un racconto raccolto nei libri del villaggio ebraico, dal titolo emblematico "Il tempo delle mani tinte". Più su un piano di realtà che di fantasia, si narra che in uno shetl (ovvero piccolo villaggio ebraico della Mitteleuropa, in questo caso dell'Ucraina) i suoi abitanti venivano identificati grazie al colore indelebile che erano stato posto sulle loro mani. Le azioni di ogni abitante, quindi, erano spaventosamente visibili e tutto veniva fatto alla luce del sole: era in tal modo possibile capire chi lavorava di più e chi meno, quale scolaro apriva più sovente i libri di scuola e chi invece veniva colto in flagrante tutte le volte che dichiarava di aver studiato; era facile ricostruire la provenienza dei soldi (eh, Silvio ...), oppure, smascherare adulteri e adulterio semplicemente sulla base delle tracce cromatiche impresse sul corpo:"Shlomo V trovò argento tra le cosce di sua moglie Chebra (...) Si vociferava che Getzel G. avesse suonato alla chetichella i violini di tutti i violinisti - anche se non sapeva suonare il violino! - perchè le corde erano del colore delle sue dita" ... e poco altro, perchè il racconto è breveBene, quali potrebbero essere i vantaggi di tutto ciò? Guardiamola in positivo: sicuramente un mondo pieno di colori, tante quante sono le azioni delle persone!!! Ma vi immaginate che meraviglia? Pensate agli autobus, con le maniglie di tutti i colori! Oppure, alle tastiere dei computer, non più nere o bianche, ma fucsia, arancio, indaco, verde pisello ... E poi, altra cosa importante, dovremmo imparare a cogliere le più tenui sfumature e non ragionare più in termini di "bianco/nero" o su tinte fortemente contrastanti. Infatti, sarebbe impossibile arrestare tutti per un reato commesso sulla base del color rosa, dovremmo per forza distinguere tra rosa di Tiro, o rosa Elena di Troia (nome di una farfalla, non pensate subito ad altro ...), o ancora rosa antico, oppure rosa confetto (come quello della cuffietta di mia nonna ...). E naturalmente, sarebbe un mondo con meno balle, perchè ci sarebbe il colore a dir la verità al posto nostro ....!!!Che ne dite? Riempiamo di colore anche Arcore, compresa villa S. Martino?!?