Scherzo o Follia?

CALAMARO SMILE


L'hanno battezzato "calamaro maialino", l'hanno immortalato in una delle sue tipiche espressioni, perchè questo animale, per una strana forma di pigmentazione che non vi so descrivere, sorprende l'obiettivo del fotografo con un sorriso smagliante; di più ancora, nel mondo del Web c’è chi, in un’affannosa rincorsa a chi “copia e incolla” per primo, si sta prodigando a sparare improbabili quanto estremistiche stime di misura, del tipo “è un calamaro gigante”, piuttosto che “è grande come un’arancia” (o come “un piccolo avocado”, per i più esotici).Al di fuori di qualsiasi battage, lui se ne sta lì, con la sua rotonda paciosità, nel profondo degli abissi o, più probabilmente, custodito ed esposto in qualche vetrina del Cabrillo Marine Aquarium di S. Pedro, in California, dove il suo direttore ha catturato il suo sorriso in questa foto che sta facendo il giro del Web. Il suo nome scientifico è Helicogranchia Pfefferi, il che non contribuisce affatto ad aumentare il tasso di serietà di questo simpatico essere. Ma va bene così,perché, dicevo, lui se ne sta lì, serafico e gioioso, inconsapevole latore di una particolare forma di contagio: l’epidemia del riso. Si, perché basta guardarla, questa foto, per rimanerne mimicamente coinvolti e scoprirci, alla semplice vista di questo grande emoticon vivente, con gli angoli della bocca rivolti in su, nell’atto appunto di sorridere.Anni fa alcuni ricercatori scoprirono il ruolo dei neuroni specchio, ossia particolari neuroni che si attivano quando compiamo un’azione, ma anche quando osserviamo lo stesso comportamento negli altri, senza muoverci e solo guardandolo: siamo tristi quando piangiamo, ma anche quando vediamo gli altri piangere e questo è dimostrabile a livello neuro-anatomico. Guardando il “maialino” del mare, a nostra volta ridiamo e questo ci fa stare meglio … perché il sorriso aiuta a rigenerarsi, a ritrovarsi, a stupirci per i nostri angoli che vanno in su …E allora, guardiamocela questa foto … sperimentiamo le nostre “strane forme di pigmentazione” e lasciamoci travolgere da questa salutare, ilare pandemia!