inconscia...mente

L'ascolto...le parole piene...la cura (1a parte)


Spesso ci si chiede se, nelle relazioni umane, a qualsiasi livello, si venga ascoltati, per quello che realmente si cerca di significare ad un altro. La risposta è: probabilmente sì e no. Sì, poichè, in effetti, le persone porgono l'orecchio, e cercano di  cogliere ciò che esce dalla nostra viva voce...no, perchè, molto spesso, non c'è una vero dimensionamento sul "peso" delle parole proferite, talchè esse fluttuano, senz'arresto, e lasciano solo dei vuoti nell'orecchio di chi sembrerebbe ascoltare. Ciò accade, perchè, nell'ascolto "attento" ci sarebbe già implicito il concetto di "prendersi cura", relativamente al fatto che le parole sono ciò che, nonostante tutto, riveste ancora importanza per la comprensione dell'Altro, essendo noi, fin dalla nascita, immersi in quel "torrente" tumultuoso che è il linguaggio. E' lì che esiste la vera possibilità di "cura", di accoglimento, che un individuo può donare ad un altro, è questa la vera attività protensiva, che permette all'altro di poter essere "cum-preso", ossia preso nel suo esser-ci nel mondo.To be continued...