inconscia...mente

Origini del femminile...la Dea(2)


 La Eisler, a tal proposito afferma: "Sembra del tutto plausibile che l'evidente dimorfismo, cioè la differenza di forma tra le due metà dell'umanità, abbia avuto un profondo effetto sui sistemi di fede del Paleolitico. Sembra altrettanto logico che la constatazione che la vita umana e quella animale sono generate dal corpo femminile, e che il corpo della donna, come le stagioni e la luna, segue dei cicli, abbia portato i nostri progenitori a considerare femminili, anziché maschili, i poteri del mondo che danno e mantengono la vita." La Eisler, poi, si sofferma anche sulla figura di Gesù Cristo, sostituto simbolico per la religione cattolica delle grandi Dee, partendo dal fatto, in accordo ancora con Erich Neumann, che il calice della fonte battesimale, importante nei riti battesimali,si riferisca all'antico simbolo femminile del vaso (che contiene la vita), che per Neumann rappresenta “il ritorno all'utero misterioso della Grande Madre e alla sua acqua di vita”. Infatti, afferma la Eisler, oggi è ben risaputo che il compleanno di Gesù (quello simbolico, perché non si conosce quello effettivo), viene fatto cadere nel periodo di Natale, che era quello delle festività per la grande Dea, e corrispondeva al solstizio d'inverno, tra il 21 e il 24 dicembre, mentre andando verso il 6 gennaio, la cosiddetta Epifania, si festeggiavano, in epoca romana, riti di nascita e di rinnovamento. L'unico ricordo di queste origini femminili, cancellate dal cristianesimo, religione del Padre, e quindi inserito negli stadi patriarcali, è quello della raffigurazione della Madonna con il bambino, poiché la Madonna, in quanto donna, è comunque rappresentante della Legge del Padre, ed è quindi relegata a sola icona, non più rappresentante l'espressione di vita e di nascita, poiché il cristianesimo elegge come sua simbolica il Cristo sulla croce, legandosi (re-ligio) a temi quali la sofferenza, la pena e la morte, inabissando così le tracce del Calice, ed innalzando la Spada e gli scudi verso il cielo, pronti ad affermare i propri principi, tramite guerre e distruzioni.