PT CRUISER'S SICKS

fonte: quattroruote


Chevrolet HHR L'ALTRA CRUISER
America anni 40. Un po' auto, un po' furgoncino, lo stile è a metà tra il taxi londinese e la PT Cruiser: medesimo gusto rétro e stesso designer, Bryan Nesbitt, passato dalla Chrysler alla Chevrolet. La HHR è, appunto, una vettura dall'aspetto imponente, con tanto spazio a bordo e un bel bagagliaio, adatta a una famiglia con bambini, ma anche a chi pratica sport: basti dire che, abbattendo il sedile del passeggero, si possono caricare oggetti fino a due metri e mezzo, come una canoa o una tavola da surf.A bordo il posto guida è molto comodo, nonostante il volante sia regolabile solo in altezza e non in profondità, e la strumentazione è bella da vedere, con il contagiri ben incastonato nel tachimetro e i due quadranti caratterizzati da cornici cromate. Inoltre, la console è ordinata e ha un aspetto assai solido, e all'autoradio non manca la presa per l'iPod.Il motore ideale sarebbe un due litri turbodiesel, come altre Chevrolet montano, ma quelle, in realtà, sono di origine Daewoo, mentre la HHR è un'americana vera, anche sotto il cofano: l'unico propulsore disponibile è un 2.4 a benzina da 170 cavalli. Piccolo per gli americani, abituati a ben altre cilindrate, un po' impegnativo per gli automobilisti europei. Consumi a parte, questo silenzioso quattro cilindri bialbero, caratterizzato da una coppia massima di 224 Nm a quasi 5000 giri/minuto, si adatta perfettamente a una guida turistica. Soprattutto con il cambio automatico a quattro rapporti, ottima alternativa al manuale a cinque marce. Pur non avendo velleità sportiveggianti, e nonostante la sua tonnellata e mezzo di peso, la HHR è in grado di accelerare da 0 a 100 in dieci secondi netti e di raggiungere i 180 km/h.