pufforosso

ah., l'amore!

in tema di viaggi anche l'amore deve trovare il suo posto.

credo che l'amore sia un motore, il nostro motore, quella forza segreta e misteriosa che ci da voglia di vivere, di respirare, di mangiare... di camminare...

dopo tanta attesa e varie esperienze non sempre positive, anzi alcune tragi-comiche, spunta la luna dal monte... e luce fu!

speriamo sia quella del giorno, non una luce elettrica che si spegne e accende con un interruttore, ma sia bella, forte, vera, duratura, sincera...

quando si ama ci si sente anche più buoni verso il mondo intero...

a tutti voi che mi leggete con fiducia e simpatia un tenero abbraccio e un bacio grande grande!!!

gai saber

è appena finito il concerto dei miei amici cuneesi gai saber (il nome è preso da un romanzo antico delle vallate occitane e non da un'abitudine sessuale) qui a perpignan. poco pubblico ma entusiasta! sono sudato e contento. ma un dubbio mi assale: cosa sarà successo in italia in questi giorni di mia assenza e che ancora non so? mi ero dimenticato di essere italiano qui, a cavallo tra francia, spagna, occitania e catalogna. che casino...

perpignan parte seconda...

è strano come una cittadina come perpignan cha non sarà più grande di rivoli, si dia il tono di una grande città.
qui salti senza soluzione di continuità, da barcellona a palermo. non ti accorgi di come possa accadere ma accade. sei sul mare ma non lo vedi, le stradine salgono e scendono come una cittadina collinare, giri un angolo e sei alla vucciria, un altro e sei al barrio chino o al raval, poi ancora a porta nuova, poi sul paseo de gracia, tocchi i contrafforti delle cattedrali delle due città...
controllo sulla cartina, dove debbo girare ora? mi bussano alla spalla: scusa mi sai indicare la via più breve per arrivare alla piazza della rivoluzione francese?
il francese non lo afferro, come cantava fortis, ma mi giro ugualmente, sono cortese per cui cerco di rispondere e poi ho la piantina in mano. lei è marta, stessi occhi, stesso sorriso di un amore mai sopito e che brucia ancora dentro, forte come il fuoco!
è spagnola, di valencia ma qui lavora in un bar e studia.
due parole, è subito simpatia. ma per lei o per quel che sento dentro?
chissà se ci rivedremo?

questa volta vorrei parlare di altri viaggi...

quelli senza prezzo, senza biglietto di ritorno, quelli definitivi, quelli che non sai dove andrai...
ieri sera stavo pisciando, mi si perdoni il termine, quando, all'improvviso, ho pensato!
già, il cesso è rimasto uno dei pochi posti dove si riesce a pensare, senza stress o problemi particolari.
ho pansato, dicevo, a quelli che partono come ho scritto prima, a quelli che leggiamo sul giornale, che rimangono imprigionati negli incendi degli albeghi, muoiono annegati, in incidenti d'auto.
cosa pensava tutta questa gente un attimo prima di morire?
le stesse cose che pensiamo noi quando siamo in vacanza, a cosa faremo tra un attimo, domani, dopo... ci sentiamo felici e immortali. tutti!
ma quando succederà a noi, prima o poi ci toccherà anche se ci stiamo toccando, cosa penseremo? non lo sapremo mai, non faremo in tempo a pensarlo, non lo leggeremo nemmeno sul giornale.
lo leggeranno altri...
(bando alla tristezza, siamo vivi e stiamo bene, finchè dura...!

perpignan...

sto cercando di prendere confidenza con questa città, la piu' vicina alla spagna dalla parte del mediterraneo.
ieri sera ho vagato per tutta la città senza trovare un punto dove ci fosse internet. in compenso ho trovato un locale dove si mangiava del kebab cosi' sono entrato, avevo anche tanta fame.
il locale era molto bello, ben curato. alle pareti lampade a forma di braccia tenevano le lampadine. il titolare, stranamente, era francese. dico stranamente perchè in generale i gestori dei locali di kebab sono arabi o turchi. il figlio grande, circa 20 anni, stava nascosto dietro una colonna e di tanto in tanto spuntava fuori, mi guardava e tornava a nascondersi; il figlio piccolo invece, cercava in ogni modo do aiutare il padre: gli portava il pane, tagliava la carne, cercava gli ingredienti ecc. in un angolo un anziano signore, tipo vecchio pirata, montava uno sgabello stile ikea. quando inizio a mangiare arriva una coppia: lui, appena uscito da un bagno d'olio, dalla testa ai piedi; lei, carina di viso, le orecchie e la fronte coperte di squame che le si staccavano, forse una strana forma di alopecia (?), cicciona da panico, le cosce enormi, due prosciutti, un po' zozza pure lei... che strana coppia!
il tutto, kebab, birra in lattina e spettacolo mi è costato la bellezza di 6,50 euro. minchia poco, direbbe un amico mio...