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Post N° 1049


...ho sempre trovato che i particolari riuscissero a spiccare maggiormente se messi a confronto col tutto,piuttosto che isolati nel niente.solo osservandoli nel bel mezzo di forme tutte uguali riesco a capire se ne vale sul serio al pena.ed il vantaggio del nero, da un pò di tempo a questa parte, non si trova infatti nel nero in sè, ma nel modo in cui riesco a disegnarvi sopra i colori...o ad affogarli.perchè è così..sembra che spicchino, o che muoiano con dolcezza, svanendo."fade out", per dirla alla Radiohead.ho provato pure a sostituire tutto, a vedere che effetto facessero sul bianco tutti quei colori, ma non c'è stato verso.ho resistito un tempo stimabile intorno ai 30 secondi.nei primi 5 sembrava quasi che tutto quel bianco mi desse più aria,più respiro...poi al trentunesimo secondo ho cominciato ad avvertire un certo bruciore ai lati degli occhi.le ciglia si accartocciarono, le palpebre iniziarono a diventare sottili fogli di carta velina...fino a che persino le iridi cominciarono a venire via a strati, quasi avessi indossato una confezione intera di lentine colorate.chiusi subito tutto e per cambiare di nuovo a favore del mio nero infilai ben tre paia di occhiali sa sole con filtro iperprotettivo. del genere che si usano per osservare le ecclissi solari.roba da non crederci.mi distraeva con l'aria per consumarmi la vista.lo dicevo io che non avrei mai dovuto fidarmi. mai.infame bianco bastardo....[ ci sono parole che ne richiamano altre, sempre.ci sono notti che spingeranno sempre qualcuno a raccontare di loro. dovunque esso sia.ci sono persone che, per una strana alchimia, ad un certo punto prendono la stessa consistenza dell'aria. e quando poi sono distanti,vuoi o non vuoi, quelli sono intorno a te dappertutto.un pò come fai tu, ad esempio.]
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