punto sul rosso

Intermittente


Sarah Kane mi guarda e sorride, ma no, non guarda me, tuttavia sorride: ha ventisei anni, a ventotto si ucciderà. Magari sorrideva anche poco prima della fine, ed era un sorriso rivolto a tutti e nessuno, un sorriso che non si indirizzava da nessuna parte perché lei era già in nessun luogo, e forse la sensazione che ne ricavava era così leggera e la rendeva così leggera da non farla posare da nessuna parte. Come una farfalla mai stanca che vola ad occhi chiusi, e volando dapprima sente l’aria e tutte le sue qualità e percepisce la luce e il buio, l’alto il basso, e poi non sente più nulla perché è finalmente un essere indefinito indefinibile non guardabile non separabile non raggiungibile. Eppure è tutto, eppure è.“Quando sarai morta avrai un odore migliore di adesso”.Ok, mi fido di te, mi fido del tuo naso del tuo fiuto, mi fido così tanto di te da non aver più paura della morte. In effetti la mia paura della morte non era tanto paura della fine, quanto paura dei cattivi odori. Bene, posso morire tranquilla ora. Grazie.Non ringraziarmi. Sai, tra amici…Che bella l’amicizia.Già, è un organismo che tende a espandersi.E dove arriva?Non ha confini: l’amicizia cresce pagina dopo pagina, è fatta di mille bocche e di mille sorrisi.Lascia stare i sorrisi.Scusa, non volevo. Non scusarti, dopo tutto sei il mio unico amico.Che bella la nostra amicizia.Sì.Ma, l’amore?L’amore è arrivato e mi ha superata, è arrivato mentre mi chinavo a raccogliere una moneta da terra, è arrivato non mi ha vista e se n’è andato: si aspettava una persona più alta.Mai chinarsi se si aspetta qualcuno.Non pensavo che avesse tanta fretta.Ma no, lo sai, è che l’amore è cieco.Pensavo fosse una metafora, una metafora per rendere l’amore sublime incomprensibile imprevedibile inclassificabile.Ma no, l’amore è proprio cieco.Avrebbe potuto almeno inciampare in me!Ti ha scartata di lato come si fa con gli ostacoli. Ripeto, l’amore è cieco nel senso che è pieno di pregiudizi, e non guarda per davvero, cioè vede solo ciò che vuole vedere: quasi sempre si ri-vede; e poi è bravissimo a scartare gli ostacoli tra sé e sé, e le incongruenze.No, preferisco non crederti.Come vuoi. Tanto il problema è cosa vuoi.Piove ancora.Quando sarai morta avrai molto tempo per pensare.Già. Ora penso se trovo un pelo nel cappuccino; penso perché lo vedo, in realtà pensare è come una scossa, non è un fluire continuo, è come un’interruzione.Sì, bisogna staccare la spina ogni tanto.O camminare sulla neve: l’effetto è lo stesso.Si pensa.Già. Ed è per questo che quando diciamo all’altro ti ho pensato molto, lo stiamo e ci stiamo ingannando: la durata non esiste, esiste la puntualità, e le interruzioni sono meno frequenti di quanto pensiamo perché siamo abituati a pensare che pensare sia una cosa e non ciò che realmente è.La tua è una posizione soggettiva.Aspiro all’universalità.È una nobile aspirazione. Ma dovresti smettere di fumare.Ci penserò al prossimo cappuccino.Mi sembra ragionevole.La tua è una posizione condivisibile.Quando sarai morta non avrai molto tempo per pensare.Sì, ma quando?Quando lo sarai, lo saprai.Mi piaceva di più la storia dell’odore.Non è una storia, è così. Da morta sarai un tripudio di odori crepitanti e avvolgenti.Sarò cremata?Solo se lo vuoi.Sì, ma cosa voglio?Te l’ho chiesto prima io!E’che mi piacerebbe vivere all’estero. Il pensiero puro è quello che si pensa da solo.L’estero ti costringe a ripensarti.Peli permettendo.Sì, i peli sono fondamentali nella vita delle persone.Considerazione non superflua. Sei felice?Ma come ti permetti!Già, scusa.…Scusa scusa non volevo, è che a volte non so cosa mi prende e farfuglio vaneggio e mi rendo ridicola e …Sei solo un po’scossa, ma ti capisco.Davvero?Ad essere sincero, non lo so. Ma è così che si dice.Capisco.Eh, vedi?Già.Automatismi, si chiamano.E come si fa a bloccarli eliminarli disattivarli?Eh, questa operazione non è semplice: è un’operazione senza tasto, senza click.Impossibile!Incredibile!Eppure oggi è tutto così facile immediato, veloce e senza impegno…Ma chissà domani…Già, chissà. Magari oggi sorrido, e nel farlo ti adagio il mio sguardo sulle sopracciglia, e le tue sopracciglia mi fanno il solletico e…, magari oggi ti sorrido, così, spontaneamente, senza aspettarmi nulla (figuriamoci la morte!) e poi domani, o magari un attimo dopo, puf!, non ci sono più. Puf! E niente più sorrisi né sopracciglia, e niente più peli né pensieri.Fossi in te smetterei di raccogliere monete da terra.I rimorsi fanno parte della vita.Fossi in te lascerei perdere le monete.E della morte?Abbi pazienza, ma non posso sapere tutto.È che sembri sempre così convinto.È una precauzione.Detesto le precauzioni.Sei una fatalista disamorata.Vero. Ma come fai?A sapere tutte queste cose di te?No, a dire la cosa giusta al momento giusto. La verità non esiste, d’altronde.Vero. Non esiste.