NO PASARAN

CANI SCIOLTI O COMPAGNI ORGANIZZATI?


Cari amici, vorrei riflettere con chi volesse arricchirmi della sua esperienza e dei suoi ragionamenti della necessità della direzione di un partito realmente comunista per la realizzazione di una politica comune. Sono un intellettuale per il solo fatto che con l'intelletto mi guadagno da vivere (da precario!) e come molti sono rimasto sempre profondamente deluso dalla sinistra parlamentare, tanto da avere nel tempo assunto posizione anarchiche, poi tralasciate per l'impressione di degenerare troppo nell'egoismo intellettuale e fattuale. Condivido la posizione pasoliniana dell'intellettuale al servizio delle masse, perchè la cultura accademica e d'èlite è ciò che di più sterile si possa concepire.La mia posizione è strettamente leninista, Lenin, a mio parere giustamente, sostenne nelle tesi di Aprile che non si può contare nella spontaneità delle masse, perchè i soggetti non tendono al socialismo ma alla proprietà privata, quindi i proletari tendono alla piccola borghesia!Quindi necessita il partito!Attualizzando senza forzature le tesi leniniste, oggi viviamo in un contesto socio-economico fortemente precarizzato, viviamo tutti la paura del futuro che esorcizziamo ammutolendo la nostra coscienza, svilendo le nostre capacità ed accettando lo sfruttamento legalizzato dei contratti atipici. Ognuno di noi tende, io credo per necessità, all'accaparramento del contratto, all'ascesi sociale e all'accumulazione di averi per difendersi e per sopravvivere in questo sistema studiato ed applicato dalla solita, infame logica padronale.Quindi tendiamo al socialismo?E se ci fosse un partito che, forte del potere datogli dal nostro consenso, agisse per i nostri interessi, come Forza Italia fa da 10 anni per i padroni?Mi scuso per i termini massa, proletariato e padroni...mi hanno già accusato di essere obsoleto e nostalgico...ma qui non stiamo facendo filologia!