putpurrì

TORMENTONI LESSICALI


 Vengo con questa mia importante parola di verità: i tormentoni linguistici rispecchiano in modo molto più significativo di quanto sembri l'epoca a cui appartengono .Mi sono chiesta, come mai una parola diventa tormentone e un'altra no? A mio parere perchè riflette, al di là dell'ottusa ripetizione di un clichè, in modo molto calzante il periodo in cui spadroneggia. Molti anni fa ho vissuto il periodo del "cioè". Alcuni dei miei coevi ricorderanno l'imperversare di questa paroletta, ma erano i tempi in cui si mettevano in discussione un sacco di cose e il beneficio del dubbio imperava. Il cioè era consequenziale.Poi, con l'edonismo degli anni seguenti, arrivò l"attimino". La banalizzazione, nel suo diminutivo, dell'attimo, che è cosa serissima, tanto che si dice "cogli l'attimo" mica "cogli l'attimino" . Il forzato edulcoramento della realtà che probabilmente ci ha portato all'attuale guano.Ora è al potere "assolutamente" , che sia assolutamente sì o assolutamente no ( che sarebbero categorie indiscutibili, non hanno bisogno di rafforzamenti) o altri assolutamente, stanno probabilmente a rimarcare che ci sarebbe bisogno di certezze, di idee forti, e visto che non le abbiamo, usiamo a sproposito i rafforzativi, quasi a convincere noi stessi, prima che gli altri, che siamo proprio sicuri di quello che stiamo affermando, o rifiutando.Oppure, (visto che l'impresa eccezionale è essere normale, Lucio Dalla dixit)) necessita la spettacolarizzazione di parole che sono già defintive nella loro semplicità, senza bisogno di iperboli.Ne sono quasi, abbastanza, perlopiù , forse ASSOLUTAMENTE convinta!!!