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TROVARSI IN MANI IMBECILLI NOSTRO MALGRADO


 Benchè prenda l'aereo volentieri, al momento del decollo un pensiero quasi affettuosova al pilota dello stesso e a dita incrociate mi auguro che sia uomo serio e competente e che nella sua vita tutto funzioni perfettamente: la moglie non lo tradisca con il suo migliore amico, il mutuo della casa sia del tutto o quasi interamente pagato, non sia soggetto a coliche e non si sia fatto una canna recentemente.Tant'è, in fondo sto mettendo la mia preziosissima vita nelle mani di uno sconosciuto che, a parte il  cedimento strutturale, la bomba terrorista o  qualche esercitazione americana sulla nostra rotta, spero sempre sia quanto di meglio offre la piazza al momento.Ultimamente però  sto notando  la perniciosa tendenza di mettere a capo di meccanismi altamente sofisticati complessi e fondamentali per le nostra sopravvivenza, degli emeriti imbecilli. Senza voler ricordare la bislacca personalità del precedente capo del governo, mi sovvengono un paio di ministri dell'istruzione dall'italiano incerto, un ministro della cultura dalla prosa pecoreccia, qualche medico distratto.Non so se a questo comandante della nave appena naufragata darei la palma, chè la concorrenza è spietata, ma da quello che leggo, se la dinamica dei fatti è come si racconta, costui avrebbe diritto ad un qualche riconoscimento.Però il problema è più serio di così e va a rafforzare la tesi disperata e disperante che la vita umana, tutto sommato, valga di più presso le primitive tribù del Gabon, piuttosto che nel nostro civilissimo occidente capitalista. Il merito, a valutarlo in serietà di comportamenti e di intenti, evidentemente vale come la famosa pizza di fango del Camerun.