Voglio affrontare lo scottante argomento Lapo Elkann. Non in quanto Lapo Elkann, che è una tipologia di individui probabilmente già presente nell'antichità, con la sola differenza che oggi li lasciano andare in giro a far bella mostra di sè, mentre nell'antichità venivano rinchiusi nelle segrete del castello avito, ben attenti a che non fuggissero durante il passaggio del pappone pane e acqua per andare in giro ad infangare il buon nome di famiglia. Ora si sa, il dottor Spock ha fatto i suoi bravi danni, e si è lasciato che i bimbi potessero esprimersi sin dalla più tenera età, cosìcchè oggi il mondo pullula di Lapi, Troti, ed Emanueli Filiberti.L'argomento è più serio di quanto potrebbe sembrare dal prodromo (?) del discorso, ed è questo: quanto pesa sulla formazionie del carattere portarsi appresso pesanti eredità non solo finanziarie ma anche storiche e culturali?Mi viene da chiedermelo perchè sono tanti i figli di personaggi illustri e famosi che ad un certo punto sbiellano. Che ciò sia a causa delle sostanze che ingurgitano è ovviamente una falsa interpretazione, giacchè uno si chiede a questo punto quale infelicità induce un individuo sano e benestante a doparsi come un ciclista in salita.La noia, la fatica dell'essere all'altezza delle richieste, un sotterraneo sberleffo liberatorio, una tara ereditata da incroci inconfessabili?Probabilmente nel caso Lapo incidono tutte quante queste cose e a tratti provo persino un po' di pena per lui. A tratti, perchè normalmente me lo metterei sulle ginocchia smutandato e lo prenderei a battipannate sui glutei. Perchè in barba al dottor Spock, anche se è un po' tardi, quando ci vuole ci vuole.