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Le bianche colombe del deserto


Secondo un'etimologia, la parola Beduino deriverebbe dal fenicio arcaico e significherebbe Be (bianca)-douim ( colomba)..ma se si pensa alla crudeltą e durezza della vita nel deserto, alle  leggi e ai codici d'onore delle tribł ed allo spirito guerresco che da secoli ha permesso loro di sopravvivere.. il nome suona un poco strano..
Lawrence d'Arabia ne "I Sette Pilastri della Saggezza" annota : ".. I costumi dei Beduini erano duri, anche per chi c'era cresciuto in mezzo, e terribili per gli stranieri : una morte in vita"...una vita spartana, ridotta all'essenzialitą, basata su poche regole, ma rispettate da tutti.. molto forte il senso collettivo, di appartenenza ad una tribł, ad un clan, ad una famiglia..legami spesso di sangue, saldati con matrimoni fra consanguinei, per lo pił cugini..lealtą alla tribł innanzitutto, ubbedienza, generositą. ospitalitą, onore e vendetta..
le tribł beduine del Kuwait si chiamano Subay, Al-Duwasir, al-Awazem, Bani Rasheed, Makki, Muttair, Al-Rashydah, Bani Khalid.. e anche fra i beduini ormai urbanizzati il tribalismo č ancora molto forte.. lo si vede soprattutto durante le elezioni politiche.. si vota per il rappresentante della propria tribł, per gli interessi della tribł, per le esigenze della tribł..l'interesse per il paese in tutto ciņ c'entra ben poco...tutti sono discendenti da una qualche tribł, anche la famiglia reale, ma la societą kuwaitiana č fortemente settaria e fra una tribł e l'altra ci sono grandi differenze..
Ancora di pił ce ne sono fra i beduini ormai naturalizzati kuwaitiani, e i cosiddetti "Bidoon", beduini senza cittadinanza.. secondo una ricerca di istituzioni umanitarie fino all'anno scorso ce ne erano ben 80.000 nel paese..un caso dolorso, una situazione insostenibile.. persone senza identitą, senza nazione, senza diritti.. nessun supporto o aiuto da parte del governo.. i bidoon vivono poveramente ai margini della ricca societą kuwaitiana a causa di una legge del 1959.. solo chi poteva dimostrare di aver vissuto in Kuwait prima del 1920 poteva ottenere la nazionalitą.. la mancanza di confini certi, il nomadismo e l'analfabetismo hanno peggiorato una situazione gią di per sč molto confusa.. in quell'anno funesto venne persino eretto un muro per separare quelli dentro la cittą da tutti gli altri fuori,  i senza patria..
Ironia della sorte.. la maggior parte di loro erano militari che avevano combattuto per il Kuwait, successivamente estromessi dalle forze armate..documenti, assistenza sanitaria, scolarizzazione, assunzioni lavorative.. a nulla hanno accesso e vivono come tanti fantasmi..Le autoritą ogni tanto si risvegliano dal torpore e tentano una qualche soluzione al problema, anche per le numerose proteste delle generazioni pił giovani stanche di tale discriminazione, supportati , fra l'altro, da organizzazioni come il KBHRO (Kuwait Bidoon Human Rights Organisation)..
Ci aveva visto giusto Wilfred Thesiger, quando, nel 1959,  a dieci anni dal suo ultimo viaggio nell'Empty Quarter gią cosģ scriveva :
"..Nel deserto avevo trovato tutto ciņ che chiedevo; sapevo che non lo avrei mai trovato di nuovo. Ma non era soltanto questa pena personale che mi affliggeva. Sapevo che i bedu coi quali avevo vissuto e viaggiato, e in compagnia dei quali avevo trovato la serenitą, erano condannati.Qualcuno sostiene che si troveranno meglio quando avranno scambiato le avversitą e la povertą del deserto con la sicurezza di un mondo materialista. Ma io non ci credo. Sempre serberņ la memoria di tutte le volte in cui mi sono sentito umiliato da quei mandriani illetterati che possedevano, in misura tanto pił grande della mia, generositą e coraggio, resistenza, pazienza e spensierata cavalleria. In mezzo a nessun altro popolo ho mai avvertito lo stesso senso di inferioritą personale... Sapevo che per loro il pericolo si trovava non nelle avversitą della loro esistenza, ma nella noia e nella frustrazione che avrebbero provato se ci avessero rinunciato. La tragedia era che la scelta non sarebbe stata loro; forze economiche al di lą del loro controllo li avrebbero alla fine spinti nelle cittą ad aggirarsi agli angoli delle strade come "manodopera non qualificata"..(da W.Thesiger "Arabian Sands")*tutte le fotografie sono di Verity Cridland.. Beduini del Kuwait negli anni '60