Messaggi del 05/05/2009
Tagaagaat - Bahrain National Museum Un matrimonio semplice semplice ? Mai - direbbe una ragazza kuwaitiana.. il ricevimento deve essere in grande stile, per 750-800 invitati come minimo..il matrimonio qui più che altrove è un grande affare e soprattutto è un affare di famiglia.. tutti sono coinvolti e non solo economicamente.. il futuro coniuge lo si sceglie in famiglia, fra i cugini primi o,se proprio non si riesce a fare da soli, fra amici, colleghi e conoscenti, ci si può sempre rivolgere a lei, la khababah, sensale professionista di matrimoni, con tanto di carta da visita, versione araba della nostra agenzia matrimoniale.. riti nuziali - Bahrain National Museum Si contratta per la dote (maher) e le cifre richieste ( fino a 15.000 Kd) non sono affatto a buon mercato.. è la madre dello sposo che la compra e la recapita alla sposa in una speciale scatola di legno, un tempo con l'aggiunta di tessuti, oggetti preziosi ed oro.. Una volta firmato il contratto (milcha) fra i padri dei due sposi davanti all'imam in moschea, ci si può scatenare in festeggiamenti infiniti, rigorosamente separati, per donne e per uomini..la casa della sposa è decorata con fiori e grandiose luminarie dal tetto al pavimento.. le invitate vestono le dara'a (abiti tipici) o vesti da gran sera e ballano fino a tarda notte al suono di tamburi suonati dalla tagaagaat, musicista -cantante incaricata per l'occasione.. speciali canzoni nuziali (Hebba sa'ad) intonate dalla Fatoum (cantante professionista)annunciano l'arrivo in sala della sposa..yodel tipici femminili accompagnano tali marce ,che più che nuziali sembrano trionfali...le spose moderne pare arrivino su cocchi trainati da cavalli, dentro gigantesche conchiglie (stile Venere del Botticelli) o dentro gabbie dorate, ma per lo più incedono con passo lento, bouquet alla mano e vestito bianco.. semplicemente. Le aspetta un trono, un tempo coperto con velo verde, dove, secondo la tradizione, dovrebbero stare buone e tranquille per tutte la serata, con lo sguardo dimesso e triste, mentre le altre fan baldoria.. ma la modernità avanza e i riti si dimenticano... Adesso c'è chi assume un Dj o fa proiettare su schermo gigante video di giovani band musicali.. tra un ballo e l'altro si servono chai ( tè), caffè e datteri e se si vuole proprio mangiare, basta uscire fuori ed entrare in tenda.. lì c'è goozi ( agnello e riso) in abbondanza..Altre famiglie, più moderne, optano per prestigiosi ristoranti e chef italiani.. Capita anche che lo sposo decida di fare un'improvvisata.. e mentre le donne si coprono il volto e cessano le danze, lui -in compagnia di parenti maschi e di una banda folk, si accosta alla sposa, coperta dalla testa ai piedi da un mantello bianco- e le siede accanto.. "Al Fresa" di Ali Nuaman- Modern Art Museum Kuwait city Le danze durano fino alle 2.00-3.00 del mattino.. anche le anziane, con le loro abbayas nere, il loro make-up curato, le loro capigliature (quasi) fresche di salone, si muovono con discrezione al ritmo di musica ipnotica, con gesti delle mani dagli antichi significati.. sono le famiglie beduine a ballare la badawi, più che una danza una vera competizione.. gruppi di donne o singole che si affrontano, mostrando la loro abilità grazia e destrezza alle future suocere col messaggio che una buona scelta è stata fatta.. La Danza - Modern Art Museum Kuwait city Movimenti simili al galoppo del cavallo, scrollate di capo sensuali, eseguite per bene da giovani puledre con capelli al vento.. |
Post n°186 pubblicato il 05 Maggio 2009 da italianinq8
Beduini indossano ghutra e iqal (1923) L' igal, egal o agal è una specie di corda, generalmente fatta con pelo di capra o lana di pecora che serve a tenere saldo sulla testa il ghutra.. i beduini del deserto la usavano all'occorrenza anche per legare le zampe del cammello ed impedirgli di alzarsi e girare indisturbato.. negozio di agal ad Abu Dabi generalmente la si trova insieme a bisht (soprabito) ben impilati, a ghutra (fazzoletto) ben impacchettati, e a sirwal (pantaloni-mutande) ben ripiegati, fra gli scaffali dei negozi di abbigliamento tradizionale da uomo, ma talvolta può capitare di imbattersi in negozi specializzati.. foto di Yousef Mohammed Abdullah come quello del siriano Haitham Elarab, a Doha (Qatar) che ha imparato il mestiere dal padre e lo ama con grande passione.. pare faccia dei piccoli capolavori e che i migliori in questo campo siano proprio gli artigiani siriani.. foto di Yousef Mohammed Abdullah Si parte da un'anima di cotone o di lana e le si avvolge molto molto strettamente del filo nero attorno..la chiusura con un cappio è una fase delicata che richiede maestrìa e precisione, per evitare che si possa sciolgiere o attorcigliare..il tocco finale è l'aggiunta di altro filo nero a completare la chiusura, poi si spinge a forza l'igal sull'apposita forma di legno per sagomarlo e compattarlo bene.. foto di Yousef Mohammed Abdullah Sebbene simbolo di mascolinità, c'è chi (Zahra brand) ha pensato bene di sfruttarlo a scopo benefico.. Questo piccolo roseo e tenero egal altri non è che un braccialetto creato per sostenere la ricerca sul Tumore al seno costa $12 su www.diadiwan.com negozio di agal a Fahaheel - Kuwait city |
Post n°185 pubblicato il 05 Maggio 2009 da italianinq8
Quando è stata inaugurata - nell'aprile 2002 - ha fatto grande scalpore.. le riviste di moda, gossip ed architettura di mezza Europa almeno una articoletto gli e lo hanno dedicato.."Ultra-lusso nel deserto" recitavano i titoli, anche se a dir il vero, proprio in mezzo al deserto non è, ma nella Free Trade Zone, fra sedi di imprese e ditte, qualche ristorante ed hotel, un pò fuori mano però, nell'estrema periferia a nord di Kuwait city, a Shuwaikh, come dire cargo, porto e containers.. Villa Moda è un cubo di acciaio e vetro di 7000 mq, all'esterno una sfilza di esili tubi d'acciaio vaporizzano alla sommità - durante la stagione calda - nubi di acqua polverizzata per rinfrescare l'area circostante.. all'interno altri pali d'acciaio suddividono lo spazio fra cubi di vetro trasparente alti 9 metri che ospitano i vari brand di alta moda.. l'ingresso è definito da pareti di ardesia verde il nome è italiano, l'architetto è italiano (Pierfrancesco Cravel), l'arredamento è italiano (B&B) e naturalmente anche la moda è italiana... Come in un grande acquario galleggiano appesi i vestiti di Miu Miu, Etro Gucci, Ferragamo, Cavalli, Bottega Veneta, D&G, Prada.. la creme de la creme... Questa futuristica architettura l'ha voluta il principe Al Majed Al Sabah, nipote dell'emiro, che alla politica e al petrolio ha preferito abiti e borsette, sborsando 50 milioni di dollari per quest'impresa.. l'ha pure quotata in borsa e, vista la passione sfrenata delle signore kuwaitiane per le griffe più esclusive, sono certa che le quotazioni non potranno che salire, salire, salire.. Al Majed, imprenditore di larghe vedute, ha poi aperto altri store in città ma anche a Dubai, in Qatar, a Damasco, presto anche in Bahrain e a Teheran.. verrà anche da noi .. ne sono certa.. Questa la coda alle casse Gucci per sconti del 50% - novembre dell'anno scorso.. neanche fosse un grande magazzino... |
TAG CLOUD
ARCHIVIO FOTOGRAFICO KUWAIT
I MIEI LINK PREFERITI
- Tareq Rajab Museum
- Q8 art
- A2 blog design
- Ghadah al Kandari
- Thuraya al Baqsami
- Bazaar magazine
- Dar al-Athar al-Islamiyya
- irlandese in Q8
- il blog di yousef
- some contrast blog
- Canvas magazine
- Saudiaramco magazine
- KUNA
- Diwan dell'Emiro
- artvark blog
- art for arabs blog
- Arab times
- center for research and studies Kuwait
- ambasciata d'Italia
- National Library Kuwait
- orientalist gallery
- Al Watan daily
- confashion blog
- il blog di Ansam
- il blog di Jewaira
- desertgirl blog
- 2:48am blog
- 4th ring road blog
- some kuwaitiya
- Black market blog
- 29°20'N,47°59'E blog
Inviato da: italianinq8
il 17/05/2009 alle 15:25
Inviato da: acziel
il 17/05/2009 alle 14:14
Inviato da: italianinq8
il 16/05/2009 alle 17:55
Inviato da: sara.princess1987
il 16/05/2009 alle 16:05
Inviato da: italianinq8
il 29/10/2008 alle 16:14