TOUT COURT

Martin Kippenberger


 Martin Kippenberger l'autore della rana, è morto molto giovane; ovviamente dopo una vita travagliata e difficile è diventato di colpo famoso proprio in quel periodo...Michelangelo che "non aveva amici, non frequentava donne, non varcava mai la soglia di un'osteria, indossava abiti tatuati di toppe, sporchi e sbrindellati, si lavava di rado, si coricava vestito e con gli stivali" (cit. da Indro Montanelli e Roberto Gervaso, L'Italia della Controriforma, libro, scritto nel 1968). 
La rana crocefissa sta sucitando scandali e polemiche proprio come nel 1500 il Cristo Morto di Mantegna ora conservato alla pinacoteca di Brera e tanto acclamato come capolavoro anche dalla gente comune. Dipinto quando nacque Michelangelo. 
 Fra artista e pubblico si è scavato un solco profondo, l'isolamento è sovente stato considerato come l'unico rifugio possibile... da chi un "produttore" d'arte può aspettarsi un riconoscimento? È l'eterna tragedia dell'artista di talento che per sopravvivere è costretto a mendicare umilmente gratificazione da quello stesso pubblico che egli disprezza in modo indicibile.A volte l'arte è l'unica ossessione che riesce a smuovere un artista dall'indolenza, e dunque essa non può essere concepita senza entusiasmo (che non è per forza un entusiasmo gioioso e può avere connotati drammatici) ma ha sempre tutta la forza della necessità. Senza entusiasmo, non può esservi arte; sarà un caso che la parola "entusiasmo", nel linguaggio greco antico da cui trae origine, voglia dire letteralmente "dio interiore".