TOUT COURT

Parola come spada


Le sue di parole  È ora di lavorare; mi metto davanti al computer... quando sono stanco poi tanto mi rilasso chattando. Che io cerchi una ricetta, mi organizzi le ferie, controlli i c/c, ambisca a fare del sesso rapido o dei sogni fantastici il display del monitor è sempre la risorsa principale.Stamane il laptop mi è caduto, rovinosamente, mi chiedevo se freudianamente significa qualcosa ciò.  A me piace faticare fisicamente, quel giusto intendo, quel tanto che basta per sentirsi vivi. Questo fatto mi manca, mi manca coricarmi con le membra stanche la notte. Da sempre ho fatto il mio lavoro nel buio e alla luce, da sdraiato ad aggrappato, da malato o da stra-agitato, da felice a disperato ma usando tutti i sensi vivevo, era un lavoro completo.  Mi manca la manualità, il toccare, il vibrare l'attimo. Sto diventando parte di una apparato. Il micro cip, ciò che prima era solo una mia protuberanza meccanica adatta allo scopo, sta diventando il mio piccolo mondo digitale, l'ambito in cui vivere e dal quale trarre un senso, uno qualsiasi, purché ve ne siano.  Ora andrò a verniciare la cancellata o a de-cespugliare... qualsiasi cosa pur di muovermi, pur di sudare, faticare e sentirmi vivo.