SOTTO ZERO

sospensioni


Piu` il ritmo e` frenetico piu` e` difficile fermarsi. Soprattutto se la sospensione delle attivita` e` repentina ed assoluta: piu` nulla da fare, piu` nessun telefono che suona..... tutto diverso intorno.... e` facile sentirsi dispersi. All` inizio lo spaesamento e` tale da sembrare quasi dolore fisico.Poi questo "intorno" richiama alla mente, un po` per volta, ricordi familiari e non. Alcuni nomi, tipo "cecina" ,scritti al bordo di una strada, rievocano  simpatici giorni vicini. Alcuni profumi, tipo quello caldo e aromatico di una pineta in riva al mare, ricordano estati lontane di colonie e un corpo da bambina che non ho piu`. Tutti questi ricordi, sommandosi gli uni agli altri, ricostruiscono, un po` per volta, uno sfondo di identita` nazionale che allontana  da me lo spaesamento iniziale.Allora si, mi posso finalmente rilassare.Per poi inevitabilmente ritornare, tra le nuvole, ad un oggi diverso. Fatto di 10 gradi e di sere repentine. Guardando il mare  come per assorbirlo mi dicevo qualche giorno fa per consolarmi che una volta tornata qui, se  solo l`avessi  voluto,  l`avrei potuto rivedere solo chiudendo gli occhi. Avrei risentito la voce dell` uomo del cocco che parla la mia stessa lingua e sorride del mio stesso sorriso bruno e che qundi non l`avrei persa mai, la mia italia tanto odiata e tanto amata.Oggi non funziona. Se chiudo gli occhi, si, vedo tutto di nuovo, ma questo non cambia il fatto che non ci sono , in verita`. No, li non ci sono piu`. Sono di nuovo in sospensione, in attesa di una nuova partenza e di un nuovo ritorno. Italiana all` estero.