SOTTO ZERO

redini


Non bisogna tirare le redini a destra , a sinistra o indietro come pensavo molto tempo fa. E non e` nemmeno  essenziale stringere i muscoli corrispondenti alla direzione voltuta  : la risposta  corretta e` invece un effetto di tutto un insieme di gesti e movimenti , anche lievissimi, che  pero` devono, in modo inconfutablile e comprensibile per il cavallo, esprimere una  chiara volonta`. Una volonta`  che deve essere dunque prima di tutto precisa e comprensibile per noi e poi per lui. La base della comunicazione e` un contatto vero, corpo a corpo, stando il piu` rilassati possibile. Ed e` cosi che gli stessi gesti fatti da un bimbo non provocano un arresto immediato , mentre se fatti da me bloccano le gambre del cavallo come se usassi le maniere forti.  Ma non perche` io sappia fare qualcosa di speciale e lui invece no: perche` io so esattamente cosa voglio ottenere dal cavallo e mi sforzo di ascoltare i suoi movimenti per comunicargli quello che voglio mentre Kamil, piu` preso dalla preoccupazione di restare in sella che non quella di comunicare,  e` poco deciso su quel che vuol fare e perde  facilmente il contatto con il cavallo. Questo mi insegna che anche in quello che succede tutti i giorni, per "guidare" quello che succede nella mia vita non mi serve usare la forza o un` alto volume della voce : e` piu` utile fare chiarezza su quello che si vuole ed ascoltare bene quel che ci e` intorno per capire , di volta in volta, quale sia il modo migliore per comunicare  agli altri quello che vogliamo ottenere.