SOTTO ZERO

Apparenze


Per ingannare la lunga attesa per fortuna avevo l`ultimo libro comprato all` areoporto di Bergamo e non ancora iniziato.Si chiama "la solitudine dei numeri primi" . Le prime cento pagine mi hanno infastidito: perche` solo il brutto, la crudelta`, la solitudine sono usati come "forza di attrazione del lettore?"  Ora il racconto non ve lo svelo, sia mai che vogliate leggerlo e non l`abbiate ancora fatto. Dopo i primi "bocconi amari" da ingurgitare avevo gia` l`anima piena di schifo e stanchezza. Cosi ho preso Olga, nonostante la pioggerella fine ma insistente ,e sono andata a fare una passeggiata in campagna. Passegggiata proficua visto che non ho incontrato anima viva (solo qualche cane e qualche gallo dalla cresta sbarazzina) e ho ritrovato la  necessaria "distanza dal libro" che aiuta a percepire come  le sensazioni provate sono provocate  artificialmente e, per quanto fastidiose, non possono fare male all` anima... Dopo i primi cento "nodi da superare" alla fin fine in  qualche modo, nel bene e nel male, il lettore si affeziona ai protagonisti e attende solo quanto verra` dopo. Fortunatamente le "immagini forti" poi non ci sono piu` visto che non sono piu` necessarie essendo sostituite dall`affezione. Nelle ultime pagine mi sono sentita presa per il naso dall` autore: " vorresti che finisse bene questo libro? e invece no". Ho avuto la sensazione che sia stato scritto per dimostrare qualcosa a qualcuno. O forse per sfogarsi di un peso. Ad ogni modo non mi e` piaciuto. A vedermi dall` esterno non si direbbe visto che l`ho iniziato la mattina e l`ho finito la sera, ma si sa: il piu` delle volte l`apparenza inganna.