SOTTO ZERO

benedetto lavoro


La stanchezza scricchiola tra le ossa. Gli occhi si chiudono da soli e la pelle si riempe di brividi, stando il piu` possibile vicino ai muscoli per scaldarsi.Il gelo  dei meno 15 di questi giorni non si sente nemmeno chiusi in continuazione tra quattro mura.Che poi siano queste quattro mura o quelle del cliente da incontrare o quelle dello studio o quelle di casa, non ha molta importanza. Il mio lavoro mi segue ovunque e io seguo lui. Mi segue anche di notte portandomi piu` spesso incubi che sogni.Ansia e adrenalina.  Soddisfazioni e pienezza.Nessun altro pensiero che non siano i mille di casi e questioni non mie.  Una mail, un`altra, un` altra ancora. Un`incontro, un` altro, un altro ancora. Un contratto, un altro, un altro ancora, un` udienza, un` altra, un`altra ancora, una traduzione , un` altra, un` altra ancora. Ma va benissimo cosi. Non desidero nient`altro.Di consumarmi per le cose che credo.Se poi questo porta anche di che vivere, sia benedetto il lavoro.