Speranza?

XXII domenica del tempo ordinario.


XXII tempo ordinario: continua la serie di messe angosciose.E' una specie di crescendo.Non si può ascoltare una messa senza ricordare le precedenti.Mettendole insieme il risultato diventa a dir poco sconvolgente.Oggi il messaggio è che dobbiamo fare del nostro corpo un sacrificio vivente. Il solito tema della sofferenza. Della rinuncia ad ogni forma di piacere, o semplicemente di serenità.In questo brano di san Paolo non c'è neanche il riferimento all'espiazione. No. E' necessario soffrire, anche senza scopo. L'unico scopo è il raggiungimento della santità.Cosa significherà questo non riesco a capirlo. Ma poi ne vale la pena?Matteo ci dà il colpo di grazia: chi non rinnega se' stesso, chi non perde la propria vita non acquisterà la vita eterna.A questo punto, mi chiedo, se vale veramente la pena cercare la vita eterna.Quello che capisco da queste letture è che ogni giorno bisogna abbracciare la propria croce. Ogni giorno si dovrà soffrire più del precedente.E a nulla valgono le sofferenze dei giorni precedenti. Perché oggi dobbiamo rinnegare noi stessi. Quelli che siamo oggi. Quel che è stato fino a ieri non conta più.Non possiamo fare una scorta da spendere in seguito. Qualche settimana fa Gesù diceva che non c'è una foglia che vibri senza che lo voglia il Padre. Non c'è un uccellino che cada senza che questo sia inquadrato in un progetto preciso.Quindi ogni sofferenza, ogni disgrazia che ci succede è stata esplicitamente progettata e voluta dal Padre. Per suoi motivi che, necessariamente, a noi sfuggono, se non sono in netto contrasto con i nostri.La morte di una figlia, il tumore di mia moglie, la malformazione dell'altra figlia, e la sua malattia quasi mortale.Tutte le difficoltà che mi fanno impazzire ogni giorno, che mi tolgono il fiato e non mi fanno dormire.Tutte queste cose sono l'effetto della precisa volontà di qualcuno. Del Padre.E mi parlano di amore grande. Ma come faccio a vedere questo amore?Io non ce la faccio a soffrire tanto. Continuo a vivere solo perché altrimenti aggiungerei difficoltà alle persone che amo, che già soffrono e faticano nonostante me.Il contributo che riesco a dare è ben misero rispetto a quello che sarebbe necessario, ma le mie forze e le mie capacità sono queste. A nulla conta se per ottenere questo poco rinuncio a ogni piacere, ad ogni personale cura di me stesso, alle letture, alle ferie, al sonno per il lavoro, ad ogni hobby per il lavoro. Alle amicizie per la famiglia. Quasi che fossero in contrapposizione. Ma in realtà lo sono per la poca disponibilità di tempo. Oggi la nuova schiavitù è la mancanza di tempo per le cose diverse dal lavoro. Il non potersi dedicare al gioco con la figlia piccola. Non potersi godere un tramonto o una giornata in campagna. Perché altrimenti corri il rischio di non riuscire a fare la spesa. E certo non riesco a trovare aiuto da nessuno. La religione, poi, mi ha solo perseguitato da sempre, fin da bambino, o da ragazzino. Per quale motivo non lo so: forse necessità di mantenere il potere, la presa sulle persone. Forse altri motivi. Non ne trovo nessuno valido, almeno dal mio punto di vista.I religiosi con cui ho avuto a che fare, e sono stati tanti, anche loro non mi hanno mai consolato. Non mi hanno mai fatto vedere la possibilità di una forma di consolazione, o di rifugio.Come si può placare questo senso di angoscia terrificante che mi attanaglia ogni giorno della mia vita?Mi hanno solo detto che una tale consolazione esiste, e che se non la trovo è tutta colpa mia. Sono io che non la voglio vedere. Non ricordo mai che la religione non abbia contribuito, se non abbia proprio causato, una tale angoscia.Nei miei ricordi gli unici momenti di conforto che ho avuto, anche se piuttosto fugaci, sono stati quando pregavo per la mia nonna appena morta.Mi sembrava di poter fare qualcosa per lei, nonostante fosse morta. Ancora oggi l'eterno riposo è l'unica preghiera che mi piaccia: è l'unica veramente altruista e disinteressata. E' l'unica che esprima veramente un sentimento di amore verso qualcuno.Le altre sono solo richieste o autoumiliazioni. Come può qualcuno compiacersi di tali meschine attenzioni? Non mi è dato capirlo.Perché Dio dovrebbe compiacersi di essere trattato in questo modo non lo so. Si loda l'amore che non si può vedere. Si chiede la grazia che non arriva mai. Il sostegno che se non te lo dai da solo non ce l'hai. E se riesci a farcela non è certo per merito tuo ma per merito Suo. Tutte le colpe sono sempre tue. Tutti i meriti sono solo i Suoi. In tutto questo sto ancora cercando di riavvicinarmi alla religione per amore di mia moglie ma ogni settimana diventa per me sempre più terribile.Il dolore sempre più profondo e insopportabile. Ma a che serve cercare Dio? Per sentirsi dire che nulla è un caso?Ma non sarebbe mille volte meglio pensare che le disgrazie che accadono sono solo un caso. Un masso che ti cade in testa non è stato guidato da una mano con un suo scopo, contro di te.No: è caduto e basta e tu ti sei trovato lì. Non è meglio? Come si può sopportare di essere oggetto di simili attenzioni?  E doverle definire amore, non è grottesco? Mia moglie parla della pedagogia di Dio. Peggio ancora: le disgrazie che ci capitano sono un messaggio per farci capire qualcosa. E quindi, in pratica, sono colpa nostra.Quindi: a causa della mia incapacità di capire, il Padre è stato costretto a farmi soffrire in quel modo barbaro. E lo ha fatto per amore. Se poi nel frattempo è morta una bambina, pazienza. Anzi: è stata colpa tua. E, siccome non ti sei ravveduto, ti ha mandato altre attenzioni, con grande fantasia e protervia. In base a che cosa posso dire che Dio mi ama? E perché dovrei cercare la vita eterna? Da domenica mattina (XXII tempo ordinario) sono distrutto.Sono stato male tutta la giornata di domenica e buona parte del lunedì. Domenica non sono riuscito a lavorare come avrei dovuto tanto che sono stato male per quello che ho sentito.Chiedo a voi cattolici: ma come fate ad accettare una religione che vi dice senza mezzi termini che siete dei perseguitati e che tale persecuzione è una manifestazione d'amore?Come potete sopportare una cosa simile?