Blade Runner

Post N° 380


Lettera di un ex studente  ad un professore ......
Caro Prof ,sai , potremmo forse essere colleghi , non tanto per le conoscenze o per il lavoro , quanto per mille cose che , in fondo , ci rendono molto simili tra di noi . Tu , come me , hai sempre avuto una grande passione per lo scrivere e grande voglia di scoprire , di studiare , di guardarti intorno e , quasi in preda ad una sorta di "serendipità" , riuscire ancora a stupirti anche se conosci bene , fin troppo bene , il mondo che hai intorno ...A te , caro professore , chiunque tu sia , voglio scrivere oggi la mia lettera , proprio adesso , mentre impazzano gli ennesimi "Esami di Stato" , grande emozione per gli studenti che tu stesso , quando eri più giovane , hai provato , e forse in minima parte , continui a provare ancora adesso , ogni anno , quando sei nella Commissione Esaminatrice , e provi lo stesso batticuore del povero studente sudato e tremante che hai di fronte , che casca sotto la mannaia delle tue domande , o può sorgere vittorioso camminando sulle tue parole .Ti senti forte da dietro la tua cattedra , quando batti i pugni e alzi la voce , e tutta una classe è sotto il tuo dominio , quando i giovani tremano seguendo la scia del tuo dito su quel registro azzurro , mentre scivola sui nomi dei prossimi interrogati , come un mitra che falcia poveri corpi indifesi , come una scia di pallottole sparate in orizzontale , come l'uragano che avanza e devasta .A te , professore , chiunque tu sia , ovunque ti trovi , voglio scrivere oggi questa mia lettera , per congratularmi del tuo lavoro , perchè ci metti l'anima , perchè per te è la soddisfazione più grande sapere che "trasmetti il sapere" , che qualcuno ha fatto tesoro delle tue parole . E' la più grande soddisfazione sapere che qualcuno ripete le parole scritte su un quaderno , che tu stesso hai detto , "a braccio" , su un discorso improvvisato all'istante , che ripeti ormai da una vita .A te voglio scrivere queste parole , per farti una preghiera : non permettere mai che il tuo sapere si trasformi in gogna per poveri studenti . Rendi sempre emozionanti e divertenti le tue lezioni . Non appesantirle , altrimenti otterrai solo tanta confusione , e uno studio "forzato" di argomenti troppo pesanti da mandare giù .Un pò mi rattristo nel vedere tuoi colleghi che han spiegato in passato lezioni "forzatamente" , senza una spinta , senza quel "quid" che faccia scatenare negli alunni la voglia di apprendere . E ora ? Cosa succede ora ?Sono rimasto senza parole , infatti , quando ieri sera ho visto a "Uno contro Cento" , il quiz di Canale Cinque , un giovane cadere su una famosissima frase di "Ugolino della Gherardesca" : "più che il dolor poté il digiuno" .Ma sai una cosa ?Io non me la prendo con quel giovane , che peraltro , simpaticissimo , ha mandato un saluto alla sua insegnante di letteratura al Liceo . No , non me la prendo con lui . Me la prendo con tutti coloro che insegnano "forzatamente" , che fanno di ogni lezione un mattone , che non guardano i propri alunni mentre sbuffano , che non rendono divertenti quelle ore .Sono stato studente anche io,  ma adesso che sono cresciuto , e ora che molte cose sono cambiate , ora che anche io capisco tante e tante cose , e ora che forse ti capisco bene , molto bene , so cosa vuol dire per un alunno essere sotto la gogna delle tue parole , ma ancor di più , so cosa vuol dire ritrovarsi un sabato di fine primavera , con il sole e la libertà a pochi passi , condannato a digerire un mattone chiamato "lezione" ...