Creato da mau65 il 31/05/2006

Blade Runner

Se solo tu potessi vedere quello che ho visto io con questi tuoi occhi! Io ne ho viste cose che vuoi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser... e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.

 

 

Post N° 406

Post n°406 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da mau65
 

L'amante di Cupido

Dopo essermi liberato dalle catene, anche con un pizzico di rimpianto visto che mi hanno ricordato momenti ormai passati ma che riaffiorano sempre con piacere, mi ritrovo con la tastiera sotto mano alla ricerca di un nuovo tema da analizzare con l'ormai consueto post : oggi non mi va di parlare di cose nuove, voglio ritornare su di un argomento che è sempre al centro della nostra vita, attorno al quale ruotano credo la maggior parte di tutti i blog, tranne quelli dei politici, che sembrano aver scoperto solo ora la potenza ed il fascino di questo nuovo strumento...sono come al solito al passo con i tempi!!! Penso sia quasi inutile indicarlo, credo che ormai l'abbiate già intuito: oggi si torna a parlare di amore.

Ebbene si, per l'ennesima volta ho preso spunto da un post visto qualche giorno fa  che mi ha colpito molto e che si basava su questo sentimento, anzi, il sentimento per antonomasia: c'è chi lo brama, chi va alla caccia di quello eterno, chi lo rifugge ma che in realtà è solo spaventato, insomma tutti abbiamo a che fare con questo nostro inquilino che fortunatamente non ha nessuna intenzione di traslocare.

Parliamoci chiaro, come si può vivere senza amore? Che vita piatta sarebbe? Eppure non è difficile sentirne parlare spesso come di un sentimento ormai fuori moda, in una società che sembra non avere neanche il tempo per permettersi il lusso di innamorarsi.

Sembra quasi di essere attorniati da un fast-food anche dei sentimenti: non c'è troppo tempo per amare, bisogna fare tutto e subito.

Molti se ne ritengono vaccinati, dicono con una certa boria che non ci ricadranno più, che hanno sofferto troppo, ma sono i primi poi a ricascarci: credo sia l'unica eccezione al classico luogo comune che ci spinge a rifuggire qualcosa che ci ha ferito, ci ha fatto star male. Alzi la mano, per dirla con un famoso spot, chi di noi non ha ricevuto una cocente delusione d'amore? Chi, quando ne soffriva, pensave che non ne valesse la pena e che mai e poi mai ci sarebbe ricascato? Ed invece, dopo che il tempo ha fatto il suo sporco lavoro (altro luogo comune, stavolta condivisibile), siamo alla caccia di chi ci faccia di nuovo vibrare e farci stare bene, poi male, di nuovo bene, ecc. ecc. 

Sarà perchè lo sto vivendo, sarà perchè mi guardo attorno, ma credo di poter affermare che l'amore possa essere eterno, certo varierà le sue forme, la passione iniziale si affievolirà, ma la complicità, la voglia di raccontarsi tutto, di avere qualcuno al proprio fianco con cui superare le difficoltà sono variabili dello stesso sentimento.

Come dice il Liga nella sua "L'amore conta", "conosci un altro modo per fregar la morte?" Io non lo conosco, se qualcuno vuole avanzare qualche ipotesi si faccia avanti, ma credo sia ben difficile trovare qualcosa che possa anche lontanamente confrontarsi con questo sentimento strano, forte, imprevedibile ma utile, maledettamente utile che inseguiamo per tutta la nostra esistenza.

E concludo con la personale hit della settimana, ovviamente a tema: "L'Amore immaginato" del grande Piero Pelù

Siamo mondi siamo mondi paralleli
Che si attraggono e si respingono così
Tu non credere che ti stia scappando
Qui tutto passa e niente si dimentica

Provo a dire cose facili per altri
Ma che mi fan paura
Basterebbe solo fare il primo passo
Rischiare una figura e forzare la serratura

Hey l'amore immaginato
È quello vero quello vero quello vero quello amato
L'amore immaginato
È quello che ti chiama e poi non ti chiama poi ti chiama poi sta li in agguato
L'amore incasinato
È quello che fa bene che fa male che fa bene che fa male che fa bene che fa bere L'amore immaginario...

Just like theatoms of imaginary love
we keep on pulling back and pushing far away
but there are those things way too easy but are scary
it scares the world out of me
risking anything to follow all that I feel
where everybody's looking for the key to the one and only

Ah! L'amore immaginato
È quello vero quello vero quello vero quello amato
L'amore incasinato
makes you happy makes you crazy makes you thirsty makes you hungry makes you want more
L'amore immaginario...

C’ho proprio un mondo in testa
Che passa qui dal cuore
E dove in fondo all'anima
Ci potremo poi incontrare
Per ricominciare


Eh l'amore immaginato
È bello vero bello vero bello vero bello vero bello amato
L'amore immaginato
makes you happy makes you crazy makes you thirsty makes you hungry makes you want more
L'amore amaro amato
È quello che fa bene che fa male che fa bene che fa male che fa bene che fa bere L'amore immaginario ...

 
 
 

Post N° 405

Post n°405 pubblicato il 02 Ottobre 2007 da mau65
 

il triangolo no!!

(io, mia moglie e la suocera)

N.B.1: da vedere e soprattutto da ascoltare 

N.B.2: severamente vietato piegarsi in due dalle risate

 
 
 

Post N° 404

Post n°404 pubblicato il 28 Settembre 2007 da mau65
 

La foto sul comodino

Dopo una lunga notte, lui nota una foto di un altro uomo sul comodino affianco al letto. Comincia a preoccuparsi....

 "Questo è tuo marito?" chiede nervosamente.
 "No, sciocchino" risponde lei, accoccolandosi a lui.
 "E' il tuo fidanzato, allora?" continua lui.
 "Niente affatto" dice lei, mordicchiandogli l'orecchio
 "E' tuo padre o tuo fratello?" insiste lui, sperando di rassicurarsi.
 "No, no, no! Sei così affascinante quando sei geloso!" afferma lei.
 "Beh, allora chi cazzo è questo, allora?"
 "Quello sono io prima dell'operazione."

 
 
 

Post N° 403

Post n°403 pubblicato il 26 Settembre 2007 da mau65
 

Arte culinaria o ..........

Oggi corro a casa ed a pranzo trovo una gradita sorpresa, nè un primo nè un secondo ma un bel piatto unico all'apparenza anche carino alla vista (vedi sotto), la miscela di ingrediendi emanava un odore diciamo indecifrabile ma comunque aromatico e gradevole all'olfatto....ebbene, mi sono detto non mi resta che assaggiarlo e dopo averlo divorato tutto e innaffiato con due abbondanti bicchieri di vino mi sono appollaiato sul divano e in attesa dell'ennemisa puntata di "Beatiful" mi sono abbioccato.
Al risveglio dopo circa mezz'ora, nella zona addome si producevano i primi dolori e anche i primi rumori da colite spastica che alzarmi, scendere le scale, salire in macchina e raggiungere il posto di lavoro è stato un tormento.
Ora son qui affranto nei miei dolori e scosso da un terribile dubbio: mia moglie ha tentato di avvelenarmi o il mio stomaco non è più quello di una volta ed è un lusso se posso ancora concedermi una minestrina in bianco e una fettina di mozzarella, sigh!!

Aiutatemi! Aiutatemi!

Per chi, comunque, volesse cimentarsi nel provarla, non mi resta che proporvi la ricetta di questa specialità culinaria delle mie parti che si chiama:

FRICANDO'

(traduzione dal dialetto "frega Antonio") ma non ci scommetterei perchè in realtà a fregato me!

Ingredienti 3 peperoni (1 giallo, 1 rosso, 1 verde) - 3 melanzane -3 zucchine - 5 cipolle - 3 patate - 1 kg. di pomodori perini maturi - olio di oliva - sale e pepe

Preparazione Ripulite le verdure: svuotate i peperoni dei semi e tagliateli a listarelle. Affettate le cipolle, tagliate le melanzane, le zucchine e le patate a tocchetti. Rosolate i peperoni e le cipolle con olio di oliva in padelle separate. Friggete, sempre separatamente, le melanzane, le zucchine e le patate: quando saranno ben croccanti scolatele ed adagiatele su di una carta assorbente.
Preparate i pomodori come per le ricette precedenti, lasciandoli cuocere per circa 15 minuti, salando leggermente. Aggiungete poi tutte le verdure precedentemente preparate, salate e pepate quanto basta e lasciate cuocere il tutto a fiamma moderata fino a quando il pomodoro non si sarà ristretto.



N.B.: per maggiore tranquillità, non esitate ad allertare il centro antiveleni più vicino e perchè no, prenotate anzitempo una lavanda gastrica presso il nosocomio della vostra città visto e considerato che al pronto soccorso potreste imbattervi nel solito idiota di turno che elargisce codici bianchi agli infartuati e da codici rossi a chi è raccomandato.....

 
 
 

Post N° 402

Post n°402 pubblicato il 24 Settembre 2007 da mau65
 

metti gli occhi dentro ai miei ......



Quante scuse ho inventato io
pur di fare sempre a modo mio
evitare così
una storia importante
non volevo così
ritrovarmi già grande...
quanta gente ho incontrato io
quante storie quante compagnie
ma ora voglio di più
una storia importante
quello che sei tu
forse sei tu...
fermati un istante
parla chiaro
come non hai fatto mai
dimmi un po' chi sei
non riesco a liberarmi
questa vita mi disturba sai
come ti vorrei
quanto ti vorrei...
apro le mie mani per riceverti
(ma un pensiero mi porta via)
mentre te le chiudi per difenderti
(la tua paura è anche un po' la mia)
forse noi dobbiamo ancora crescere
(forse è un alibi una bugia)
se ti cerco ti nascondi
poi ritorni...
fermati un istante
parla chiaro
metti gli occhi dentro ai miei
come ti vorrei...
non riesco a liberarmi
questa vita mi disturba sai
come ti vorrei
quanto ti vorrei...

 
 
 

Post N° 401

Post n°401 pubblicato il 14 Settembre 2007 da mau65
 
Tag: weekend

Buon weekend!!

Sarà molto difficile poterlo passare così tutto spaparanzato, gli impegni non si contano: tra la palestra (sono anchilosato come uno stoccafisso), il parrucchiere (non rispetta mai gli appuntamenti e non si fa i c…. suoi) e il "problemino" causato da mia moglie dal benzinaio (è inc…… come una bestia). Sarà difficile, molto difficile, ma ci proverò in tutte le maniere. Il vostro, spero, sia un weekend migliore.....


P.S.: riflettendoci! sapete che vi dico? me ne vado a pescare, così sono sicuro che non avrò rotture di scatole e soprattutto non sarò costretto a romperle ad altri come di solito mi capita....

 
 
 

Post N° 400

Post n°400 pubblicato il 14 Settembre 2007 da mau65
 

LEZIONI DI VITA

 

(ispirato da una cara amica che negli ultimi giorni ha avuto dei grossi problemi con un cesso, non come persona, ma come oggetto)


Ricordo una volta ero in fila alle poste. Davanti a me alcuni discutevano dell'arroganza dello sportellista. Tra il fiorire di "ma che maleducato", "io sto lavorando", "faccia il suo lavoro", "ma chi si crede d'essere", sbocciò un discorso sulla prepotenza di chi può godere di un potere; sportellisti, direttori, poliziotti, raccomandati, sottosegretari, politici, presidenti, ministri.
Si chiuse il discorso quando un signore spiegò di non avere timore a parlare con nessuno, lui, perché il padre gli aveva sempre insegnato di non avere soggezione di nessuno perché tanto bastava
"immagginarlo seduto sulla tazza del cesso".


Grande lezione di vita.


Ed una risata seppellì lo sportellista.....

 
 
 

Post N° 399

Post n°399 pubblicato il 13 Settembre 2007 da mau65
 
Tag: scoop

Madonna al ristorante con un giocattolo erotico



Forse lo aveva appena acquistato e si è dimenticata di nasconderlo un po’ meglio. Forse si trattava di un regalo da fare ad un’amica per il suo addio al nubilato. O molto più semplicemente non ha problemi a mostrare al mondo intero le sue abitudini sessuali. Ecco a voi Madonna immortalata mentre esce da un ristorante con il marito, Guy Ritchie. E nella busta che porta in mano c’è un giocattolo erotico in bella vista.

Lo si può vedere alla perfezione in una fotografia che mostra nel dettaglio il contenuto del suo sacchetto. Il giocattolo erotico che Madonna porta con sè all’uscita di un famoso ristorante di Londra è il “Purple Penetrator “, un giocattolino che costa appena 30 sterline ovvero, 45 euro circa. Ma di cosa si tratta? Il Purple Penetrator è uno slip da donna, che sulla parte anteriore ha un fallo di plastica. Che Guy Ritchie non sia più il ghepardo di una volta?

 
 
 

Post N° 398

Post n°398 pubblicato il 11 Settembre 2007 da mau65
 

Quando non c’è bisogno di parole



Ci sono attimi in cui non c'è
bisogno di parole, non c'è bisogno di dire nulla, in cui resti a guardare così, indifferente, quel che c'è intorno ...


E sono attimi in cui ti
senti come se fossi una vela in mezzo al mare, mentre guardi albe e tramonti
che sembrano tutte uguali.


Ci sono momenti in cui
non c'è bisogno di proferir parole, in cui un silenzio vale attimi che
sembrano durare un infinità, come frangenti che si perdono nel tempo, e che
ti fanno capire cose che non hai mai voluto credere, sul quale hai sempre
chiuso gli occhi, su cui hai sempre "glissato", e che ora hai
davanti e non puoi più fare a meno di guardare.


Succede anche questo,
e accade più spesso di quanto non si possa immaginare ...

 
 
 

Post N° 396

Post n°396 pubblicato il 06 Settembre 2007 da mau65
 



ADDIO BIG LUCIANO...THE ITALIAN FRIEND IN THE WORLD



Luciano Pavarotti, un grande uomo da ricordare



 

Voglio dare il mio personale
addio a un uomo che ho sempre ammirato per le sue doti canore e gli impegni
umanitari. Una delle sue ultime frasi è stata: "Spero di essere ricordato come cantante d'opera",
e io così voglio ricordarlo, nel suo bel canto. Grazie Luciano. Per tutta la
vita ci hai allietato con la tua voce, ora continuerai a cantare con gli
angeli.



Luciano Pavarotti - "Caruso"




Luciano Pavarotti - "Ave Maria"

 
 
 

Post N° 394

Post n°394 pubblicato il 31 Agosto 2007 da mau65



DONNE: ISTRUZIONI PER L’USO (MAGARI ESISTESSE UN
MANUALE COSI’!)







Quanto tornerebbe utile alle volte un manuale così ,
almeno per capire la complicata mentalità femminile , che tanto dolce e cara ci
è a noi uomini , ma allo stesso modo ci è così incoprensibile a volte !

L'universo femminile è una dimensione a se stante , un universo parallelo che
vive negli occhi delle nostre donne , nelle loro membra stanche dopo una
giornata di lavoro , e negli occhi lucidi quando regaliamo un fiore , una rosa
rossa , un pensiero , che per piccolo che possa essere è un sego del nostro
amore , dell'amore che doniamo a loro senza pretendere nulla in cambio , senza
pensare a quello che sarà ma a quello che è , al presente , magico , bello così
insieme a loro , che dividono con noi la gioia e la tristezza , le emozioni
belle e quelle meno belle . Le donne ci sono vicine sempre , e , alle volte ,
credo che chi pensa di saper tranquillamente vivere senza una donna
s'illude , perchè presto sentire accanto a se la mancanza di un angelo che
accarezza le nostre spalle stanche . E quando un uomo se ne va via dalla vita
di una donna , loro rimangono a piangere nella notte , singhiozzando in
controluce , mentre dalla finestra filtra un raggio di luce azzurra , che
colpisce il muro e disegna figure , mentre la mente rievoca immagini che non
torneranno più , mentre quell'uomo , che fino a ieri era accanto a loro ,
adesso è lontano , troppo lontano , chissà dove e con chi , e nel freddo della
notte cadono giù lacrime nere , macchiate di rimmel . E così , una donna vive
pensando che forse domani ci sarà qualcuno che avrà voglia di asciugare quelle
lacrime , di rivivere quel sogno infranto , andato in frantumi come una lastra
di fragile ghiaccio , come quelle mani ormai così fredde senza il tepore
dell'amore , senza un uomo che dia anche solo una carezza piano , anche solo
una frase nel silenzio , anche un bacio al mattino . Questo post ho voluto
scriverlo immaginando le situazioni che si possono vivere dalla parte delle
donne , perchè sarebbe stato banale ed ingiusto , e forse un tantino
maschilista vedere l'amore e le situazioni con gli occhi di un uomo .
L'universo femminile è un mistero che vive ogni istante negli occhi azzurri di
una ragazza , nei lunghi capelli lisci colore del miele , nelle labbra carnose
, nelle forme , nelle curve , nella stanchezza , nei gesti sensuali , sinuosi ,
che ardono d'amore puro , che aspetta solo di essere vissuto . L'universo
femminile è un mistero , e forse non basterebbe neanche un manuale per cercare
di capire : ogni uomo deve scoprire l'amore negli occhi di una donna
, e decifrare le frasi che sussurra il suo cuore .




 
 
 

Post N° 393

Post n°393 pubblicato il 29 Agosto 2007 da mau65
 
Tag: grazie!



Pegah per ora non
sarà deportata in Iran!







La Gran Bretagna nei prossimi giorni riesaminerà il suo caso alla luce della convenzione di Ginevra. La macchina diplomatica si è messa in moto per salvare l'onore, gli equilibri, gli interessi di tutti: stati, istituzioni, politici etc. ... La bella notizia è che per Pegah c'è stata una mobilitazione generale delle organizzazioni lesbiche gay in Inghilterra e nel resto del mondo. La manifestazione di ieri davanti all'ambasciata britannica a Roma è stata un piccolo contributo a questa campagna di buonsenso, civiltà giuridica e umana.

Grazie a nome anche mio a tutti/e coloro che hanno firmato la petizione, una piccola battaglia è stata vinta, ma ricordiamo che in Iran le lesbiche vengono ancora condannate alla lapidazione.

 
 
 

Post N° 392

Post n°392 pubblicato il 09 Agosto 2007 da mau65
 

noveagostoduemilasette

....e sono 42!!

festeggiamo?

io metto lo

voi almeno portate la

grazie!!


dedicato a voi ed a me A Kind Of Magic

 
 
 

Post N° 391

Post n°391 pubblicato il 07 Agosto 2007 da mau65
 

Cambiare rotta




Una nave da guerra aveva navigato e fatto
esercitazioni militari per giorni e giorni in acque agitate. Il
capitano, preoccupato dalle condizioni meteorologiche in peggioramento,
si era messo sul ponte in modo da poter sovrintendere tutte le attività.

 

Una sera, appena dopo il tramonto, la vedetta sul ponte iniziò a
gridare: “Capitano, c’è una luce a babordo!” “E’ fissa o si sta
muovendo?” chiese il Capitano. La vedetta confermò che la posizione
della luce era stabile il che significava che la nave da guerra
era in evidente rotta di collisione con l’altra imbarcazione.

 

Il Capitano chiamò l’uomo delle comunicazioni: “Segnala all’altra
nave il seguente messaggio – ‘Siamo in rotta di collisione. Suggerisco
che cambiate rotta di 20 gradi a nord’” La risposta dell’altra nave
fu: “Cambiate voi la rotta di 20 gradi sud”.

 

Innervosito dall’arroganza della risposta, il Capitano disse: “Comunica
alla nave il seguente messaggio: ‘ Io sono il Capitano, e vi chiedo
di cambiate rotta di 20 gradi nord’”. “Io sono un guardiamarina
semplice” fu la risposta “e voi fareste meglio a cambiare rotta
di 20 gradi sud”.

 

A questo punto il Capitano era veramente furioso. Gridò: “Invia
questo messaggio ‘Comando una nave da guerra. Vi ordino di cambiare
rotta di 20 gradi a nord’”. La luce intermittente che tornò come
risposta comunicò: “Io sono il faro”. Il Capitano cambiò rotta.

 
 
 

Post N° 390

Post n°390 pubblicato il 01 Agosto 2007 da mau65
 

My princess

E' trascorso un giorno, nulla nel mondo sembra essere mutato eppure ho la sensazione d'aver lasciato indietro qualcosa... ed è una bella cosa.

Vorrei tornare sui miei passi per recuperarla ma il timore che non ci sia più mi fa desistere.

Affronterò ancora le profondità della notte insinuandomi tra i cupi risvolti delle sue malinconie, pago del silenzio melodioso del canto che sussurra.

Ho qualcosa nel cuore che mi difende dai fantasmi che bramano i miei pensieri, è qualcosa di caldo e felice e me l'avete data Voi Principessa, appena un giorno or sono.

Proseguirò nel mio errare eterno e dolcissimo.

Respiro nell'aria fresca del mattino il tuo dolce profumo, vorrei trattenerlo in me per portarlo negli spazi senza tempo che i miei pensieri percorrono.

Hai l'odore delle cose buone, del mattino appen desto, del mare agitato, della terra umida in primavera, di un ricordo sognato.

Torno a sognare di te, cavalcando i flutti selvaggi di emozioni pulsanti che vogliono sfuggirmi.

Vorrei potermi avvicinare a te per inalare la tua essenza e poterti sfiorare per sentire le emozioni che ti pervadono.

Ti sfiorerei come un brivido fuggente, Ti solleverei tra le stelle ammiccanti e lì, smarriti nell'infinito, farei di te la mia poesia.

 
 
 

Post N° 389

Post n°389 pubblicato il 24 Luglio 2007 da mau65
 

L'amicizia




Mi è stato chiesto cosa sia l'amicizia di recente, una domanda complicata devo dire. Secondo me l'amicizia è condivisione ed affetto, è poter chiamare una persona a qualsiasi ora del giorno e della notte se stai male o se sei felice perché ti è successo qualcosa di bellissimo. Non è vedersi tutti i giorni o sentirsi a tutte le ore ma avere la certezza che quella persona c'è ed ha voglia di ascoltarti quando ne hai bisogno, oppure di starti semplicemente vicino senza dirsi nulla e senza sentirsi in imbarazzo. L'amicizia è abbracciarsi e baciarsi con affetto, come tra fratelli e sorelle, senza malizia... È anche amare la persona che hai a lato, ma non come si ama un'amante, perché anche l'amore ha mille forme di esistere. L'amicizia è un insieme di mille emozioni e di mille momenti che si costruiscono giorno per giorno, anche se si è lontani, perché l'importante è che i cuori siano sempre in contatto. Non è possesso, non è soffocare, non è scaricare solo cose negative... l'amicizia è crescere insieme, conoscersi, poter contare l'uno sull'altro, senza pensare che ti stiano soffocando o scaricando cose negative... L'amicizia è rispetto, ed anche se alle volte ci si ferisce è l'intelligenza che ci vuole per riuscire a chiedere scusa e riuscire a perdonare. L'amicizia è complicata ed è una cosa bellissima, ferisce di più perdere un amico che perdere un amore, soprattutto se la perdita è immotivata, improvvisa e senza senso.

 
 
 

Post N° 388

Post n°388 pubblicato il 18 Luglio 2007 da mau65
 
Foto di mau65

Il calendario

Dall'alba al tramonto e dal tramonto all'alba i giorni passano inesorabilmente.

Vedo scorrere la mia vita come un calendario dal quale strappo via ogni giorno

che passa quel foglietto ormai sciupato.

Ognuno di esso mi ha dato qualcosa giorni di gioia, di felicità, di dolore,

di rabbia, di delusioni, ma quelli che più restano dentro sono quelli che mi hanno

lasciato l'AMORE nel cuore.

 
 
 

Post N° 387

Post n°387 pubblicato il 17 Luglio 2007 da mau65
 

Elogio della tolleranza



La tolleranza è un’inclinazione civile a vivere in armonia con persone dalle credenze diverse e addirittura opposte alle nostre, o con abitudini sociali o costumi che non condividiamo. La tolleranza non è mera indifferenza, ma qualcosa che, in parecchie occasioni, comporta la sopportazione di ciò che non ci piace: certo, essere tolleranti non ci impedisce di formulare critiche ragionate e non ci obbliga a sottacere il nostro modo di pensare per non «ferire» chi la pensa in modo divergente. La tolleranza ha una doppia direzione, vale a dire che il prezzo di non proibire o di non interferire nel comportamento del prossimo ha, come contropartita, che questi si rassegni ad accettare le obiezioni o gli scherzi di chi ha gusti diversi. Certo, in molti casi la cortesia raccomanda moderazione, ma si tratta d’una scelta volontaria, non d’un obbligo di legge. Essere tollerante non significa necessariamente essere universalmente acquiescente. Oltretutto, ciò che va sempre rispettato sono le persone, non le loro opinioni o i loro comportamenti.

Naturalmente la tolleranza esige una cornice condivisa di istituzioni che devono essere rispettate da tutti: chi le nega o le avversa nega anche il proprio diritto a essere tollerato. Uno dei pilastri della tolleranza è circoscrivere ciò che la espone a rischio - denunciare, cioè, sia l’intolleranza, sia l’intollerabile - e combatterlo in modo democratico. Lo scrittore svedese Lars Gustafsson l’ha riassunto egregiamente: «La tolleranza dell’intolleranza genera intolleranza. L’intolleranza dell’intolleranza genera tolleranza».

Vale a dire, per esempio, che autorizzare attraverso escamotage legali la presenza alle elezioni di partiti che appoggiano o giustificano il terrorismo (come è appena successo nei Paesi Baschi) significa tutelare e fomentare l’intransigenza dei violenti, non scoraggiarla. D’altro lato, la possibilità di sfruttare i vantaggi della tolleranza pubblica impone a ciascuno di rinunciare a esercitare anche forme d’intolleranza privata. L’eccesso di suscettibilità di certi gruppi organizzati come autentiche lobby è una nuova forma d’intolleranza in nome d’una «tolleranza» che non ammette critiche contrarie. Come, per esempio, trasformare in «fobie» (islamofobia, cristianofobia, omofobia, catalanofobia e via dicendo), ossia in una sorta di malattia, qualsiasi valutazione negativa. Stabilire che chi dissente è una sorta di malato sociale è una delle più antiche pratiche totalitarie.

In campo religioso la tolleranza democratica significa riconoscere il diritto di ciascuno a praticare un credo religioso a sua scelta, fin tanto che questo culto non violi le leggi civili (in caso di contrasto saranno queste ultime ad avere la supremazia); tale diritto individuale non deve, però, mai trasformarsi in un dovere per nessuno né, ovviamente, per la comunità nel suo insieme. Nessuna autorità religiosa può aspirare a trasformarsi in una sorta di tribunale superiore che giudichi quali leggi debbano essere accettate e quali respinte, che pretenda, cioè, di tramutare quelli che, per lei, sono «peccati» in «reati» per tutti in base al Codice penale. Ed è giusto non dimenticare neppure che il rifiuto di credere nel soprannaturale (in nome della verità o della ragione, per esempio) dev’essere un atteggiamento religioso difeso e protetto dalla legge. Lucrezio, Voltaire, Freud e Nietzsche sono figure della storia della religione proprio come Sant’Agostino o il cardinale Newman.

Essere tollerante non significa essere debole, ma essere sufficientemente forte e sufficientemente sicuro delle proprie scelte da convivere con la diversità senza provare scandalo o soprassalti morali, sempre che siano rispettate le leggi. Il vero opposto della tolleranza è il fanatismo, che, sovente, è manifestato non dai più pervicaci, ma da quelli che pretendono di far tacere i propri dubbi chiudendo la bocca e mettendo le manette agli altri. Come ha detto bene Nietzsche, «il fanatismo è l’unica forza di volontà di cui sono capaci i deboli». Le società più intolleranti sono quelle che, generalmente, si sgretolano con maggiore facilità non appena si autorizzi a esprimere, al loro interno, il dissenso che rompe con l’uniformità costituita.

 
 
 

Post N° 386

Post n°386 pubblicato il 12 Luglio 2007 da mau65
 

COSE CHE ACCADONO QUANDO SI CAMBIA UN PANNOLINO

1. Il pannolino puo' essere cambiato per tre ragioni:

a) perche' lo dice la mamma;

b) perche' lo dice la suocera;

c) perche' il bimbo ha cagato.

Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticita'. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade cosi'. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttostocretina:

"E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino? Cosa ha fatto l'angioletto?".

Poi la mamma va di la e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: "Che schifo!" e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio.

Il fasciatoio e' un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.

Comunque e' studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano e' come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai.

Il neonato medio non e' in grado quasi di girarsi sul fianco, ma e' perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giu' dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.

Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della verità.

Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.

La zaffata e' impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'e': non c'e' niente da fare.

O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio, mi sono convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt.

Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate e' piu difficile. Ma senza guardare?

Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.

4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare appesa come un idiota, da' uno strattone: se non vi cade, riuscira' comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate.

Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino.

Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo.

A quel punto la vostra situazione e': nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio nella mano destra, una bomba chimica.

5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra.

Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giu' verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La era ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate dellla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calve e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc.

A quel punto avete praticamente finito.

A quel punto il bambino fa pipi.

6. Il bambino non fa pipi a caso. La fa sul vostro maglione.

Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera,  si butta giu' dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.

7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual e' il lato davanti (di  solito c'e' una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli).

Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere.

Il sistema e'  stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Si, ma quanto si chiude? Cosi' e' troppo stretto, cosi' e' troppo largo, cosi' e' troppo stretto, cosi' e' troppo largo. Si puo' arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioe' inizia a gridare come un martire.

Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir.

Quando Dio caccio' gli uomini dal paradiso terrestre disse:

"Partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir".

Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina e' sorprendente e, perfidamente, dispari.

9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossira'. Pensate ai bambini in Africa e concludete:"si arrossira', e che sara' mai!"

Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiedera':

"L'hai messo il borotalco?". Voi direte: "Si'". Con convinzione.

10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis.

Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente  buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore e' convinto  di avere la nobilta' d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a consultare il settore  "Decappottabili" su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giu'. Pochi dicono che devono andare a  comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano.

In casa li  avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

 

 
 
 

Post N° 384

Post n°384 pubblicato il 10 Luglio 2007 da mau65
 

Nella vita sociale siamo ciò che gli altri pensano che siamo, e non ciò che realmente siamo, ovviamente senza una certa finzione.  Allora apriamo le finestre e guardiamo...

 
 
 

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