Mi ero proposto di non scrivere più, pensavo di non avere più nulla da dire, ma sembra che di notte la musica eserciti un’azione dirompente su di me e sui miei pensieri e l’isolamento nel quale, volontariamente, mi sono rinchiuso fa in modo che i miei ricordi emergano dall’oblio nel quale li avevo sospinti. Forse dovrei andare a dormire e lasciare ad altri la velleità di porre i propri pensieri sotto forma di scrittura decente, ma stavo per chiudere il computer e avevo messo un ultima canzone da ascoltare, forse la prima tra le mie favorite e improvvisamente, pur avendo sonno, la mia testa si è riempita di pensieri. Sembra sia stata scritta solo per me e metta in evidenza la mia storia; so bene che non è così ma, riconoscersi, identificarsi nelle parole di una canzone scritta moltissimi anni fa, e cercare di dare un senso nuovo alle stesse parole. Non so se siamo noi che lasciamo aperta la porta del nostro cuore ai ricordi o se è intrinsecamente radicato il collegamento, alla musica la percezione d’introspezione e il compito di riportare dalla memoria lontana immagini di storie passate, ma mi rendo conto che ha su di me uno strano potere e l’effetto è sempre lo stesso e la sensazione che ho nel chiudere gli occhi è quella di essermi lasciato cullare dalle note, in uno speciale e connubio di serenità e sentimento, e sento la nostalgia nel cuore e il silenzio che lasciano nell‘anima. L’emozione fa riemergere i ricordi che iniziano a fluttuare nella mia mente come i palloncini liberati nel cielo, come fantasmi, i ricordi attraversano la solitudine nella quale volontariamente mi sono lasciato cadere, e per quanto io li osservi cercando di essere il più sereno possibile, anche per nostra figlia, e mi sforzi di vivere una vita più “normale”, spesso non riesco e il lato oscuro che convive dentro di me scava ferite ancora più profonde; pensieri senza senso si accalcano e per quanto io cerchi di allontanarli mi rendo conto che devo imparare a conviverci e a trasformare la loro presenza. Non avrei voluto mai e poi mai lasciarti andare via, ma non ho potuto più fare nulla per trattenerti, la tua richiesta e il destino mi impedivano di tenerti ancora con me, non importa, non importava come tu fossi, c'eri e per me, per il mio egoismo, per il mio amore era già molto e mi bastava, anche se nel mio cuore un mare di contraddizioni si aprivano a emozioni e sensazioni perdute, trasformate nel tempo e mi rendevo conto che da molto non avevo più una vita mia e che i pensieri che affollavano la mia mente andavano oltre me, oltre te, .......;…mah…non riesco più a scrivere.... ho nella testa una miriade di pensieri, ciò che ho, ciò che non ho, ciò che vorrei, tutto mi appare più confuso.., all’amore, alla nostalgia, ai rimpianti aggiungo anche i ricordi, che arrivano improvvisi e non riesco a ricacciarli indietro ..un bacio …. Un soffio di vento lo porti fino a te…
Ciao Lu
Mi ero proposto di non scrivere più, pensavo di non avere più nulla da dire, ma sembra che di notte la musica eserciti un’azione dirompente su di me e sui miei pensieri e l’isolamento nel quale, volontariamente, mi sono rinchiuso fa in modo che i miei ricordi emergano dall’oblio nel quale li avevo sospinti. Forse dovrei andare a dormire e lasciare ad altri la velleità di porre i propri pensieri sotto forma di scrittura decente, ma stavo per chiudere il computer e avevo messo un ultima canzone da ascoltare, forse la prima tra le mie favorite e improvvisamente, pur avendo sonno, la mia testa si è riempita di pensieri. Sembra sia stata scritta solo per me e metta in evidenza la mia storia; so bene che non è così ma, riconoscersi, identificarsi nelle parole di una canzone scritta moltissimi anni fa, e cercare di dare un senso nuovo alle stesse parole. Non so se siamo noi che lasciamo aperta la porta del nostro cuore ai ricordi o se è intrinsecamente radicato il collegamento, alla musica la percezione d’introspezione e il compito di riportare dalla memoria lontana immagini di storie passate, ma mi rendo conto che ha su di me uno strano potere e l’effetto è sempre lo stesso e la sensazione che ho nel chiudere gli occhi è quella di essermi lasciato cullare dalle note, in uno speciale e connubio di serenità e sentimento, e sento la nostalgia nel cuore e il silenzio che lasciano nell‘anima. L’emozione fa riemergere i ricordi che iniziano a fluttuare nella mia mente come i palloncini liberati nel cielo, come fantasmi, i ricordi attraversano la solitudine nella quale volontariamente mi sono lasciato cadere, e per quanto io li osservi cercando di essere il più sereno possibile, anche per nostra figlia, e mi sforzi di vivere una vita più “normale”, spesso non riesco e il lato oscuro che convive dentro di me scava ferite ancora più profonde; pensieri senza senso si accalcano e per quanto io cerchi di allontanarli mi rendo conto che devo imparare a conviverci e a trasformare la loro presenza. Non avrei voluto mai e poi mai lasciarti andare via, ma non ho potuto più fare nulla per trattenerti, la tua richiesta e il destino mi impedivano di tenerti ancora con me, non importa, non importava come tu fossi, c'eri e per me, per il mio egoismo, per il mio amore era già molto e mi bastava, anche se nel mio cuore un mare di contraddizioni si aprivano a emozioni e sensazioni perdute, trasformate nel tempo e mi rendevo conto che da molto non avevo più una vita mia e che i pensieri che affollavano la mia mente andavano oltre me, oltre te, .......;…mah…non riesco più a scrivere.... ho nella testa una miriade di pensieri, ciò che ho, ciò che non ho, ciò che vorrei, tutto mi appare più confuso.., all’amore, alla nostalgia, ai rimpianti aggiungo anche i ricordi, che arrivano improvvisi e non riesco a ricacciarli indietro ..un bacio …. Un soffio di vento lo porti fino a te…