tra cielo e realtà

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A volte sembra che il percorso della vita sia dettato dalla casualità, dal susseguirsi di eventi apparentemente privi di logica, dove fortuna e sfortuna si alternano compensando i periodi felici e quelli tristi, e nell'arco di una vita intera, una teoria diventa un modo di vivere. Non mi sono mai posto domande, alle quali non avrei saputo dare una risposta, e poi ne sarebbero seguite altre. La mia razionalità, un elastico teso tra me e la mia coscienza, non era pronta a gestire tutto questo. Non c'è, apparentemente alcun motivo, un motivo preciso, per cui la situazione debba cambiare, finché ad un certo punto tutto decade, le convinzioni che da sempre mi hanno accompagnato, si incrinano e mostrano le prime crepe nella razionalità. Il più delle volte è un avvenimento doloroso, e anche per me è stato così, non sono riuscito a sfuggire alla regola, e sono stato obbligato a rivedere le convinzioni che da sempre sono state mie, a dare il giusto peso a dettagli che fino ad allora erano stati senza senso, privi di significato e che sono stati vissuti, con superficialità, e dimenticati in pochissimo tempo. Non è un requisito necessario il dolore, per consentire alla nostra anima di progredire, ma sembra che sia l'unico che ci venga messo a disposizione, e noi a volte non prestiamo attenzione, e siamo troppo presi dalla disperazione per fare attenzione ai segnali che giungono inattesi, improvvisi come fulmini ci obbligano a pensare; ma sta a noi comprendere e decifrare il senso di quei messaggi e decidere se seguirli o meno. La via viene mostrata e il sentiero si apre davanti a me, erto, difficoltoso, pieno di ostacoli, e durante il mio cammino le silenziose indicazioni che mi vengono inviate aprono delle voragini, in quelle che erano le mie convinzioni, le mie credenze e tutto ciò che con la razionalità mi consentiva di condurre la mia esistenza, forse senza scosse, tranquilla; ma ora il sentiero diviene il mio modo di vivere. Come un vortice vengo risucchiato e la mia vita cambia. Ritrovo e mi aggrappo alla Fede; non sono mai stato un praticante assiduo ma ora la spiritualità si impadronisce di me e, forte e salda una strana energia mi giunge dall'Universo alle mani giunte, al cuore, mi avvolge. Sono obbligato a ripercorrere a ritroso la via fin qui percorsa e cercare nuove risposte, quasi mai possibili ad una prima revisione, nei dettagli che gradualmente si ripresentano alla memoria, a dare voce a messaggi che mi arrivano e che, stranamente riesco a percepire. Nei miei occhi e nella mia coscienza, scorrono le immagini che sembrava fossero andate perdute per sempre nei meandri della mia memoria per lasciare posto al presente, solo all'oggi, quasi sospendendo il passato in una sorta di limbo, e rivivo le stesse situazioni, dando significati nuovi, più nitidi, che fanno risaltare in quelle situazioni una nuova verità, quasi a estrapolare una verità che si propone sempre più prepotente a me. Nel silenzio assoluto, assisto al mio cambiamento.