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« ricordi a Rhemes Notre Dame

Ciao Lu

Post n°19 pubblicato il 14 Novembre 2011 da quandotihovista

 

Mi ero proposto di non scrivere più, pensavo di non avere più nulla da dire, ma sembra che di notte la musica eserciti un’azione dirompente su di me e sui miei pensieri e l’isolamento nel quale, volontariamente, mi sono rinchiuso fa in modo che i miei ricordi emergano dall’oblio nel quale li avevo sospinti. Forse dovrei andare a dormire e lasciare ad altri la velleità di porre i propri pensieri sotto forma di scrittura decente, ma stavo per chiudere il computer e avevo messo un ultima canzone da ascoltare, forse la prima tra le mie favorite  e improvvisamente, pur avendo sonno, la mia testa si è riempita di pensieri. Sembra sia stata scritta solo per me e metta in evidenza la mia storia; so bene che non è così ma, riconoscersi, identificarsi nelle parole di una canzone scritta moltissimi anni fa, e cercare di dare un senso nuovo alle stesse parole. Non so se siamo noi che lasciamo aperta la porta del nostro cuore ai ricordi o se è intrinsecamente radicato il collegamento, alla musica la percezione d’introspezione e il compito di riportare dalla memoria lontana immagini di storie passate, ma mi rendo conto che ha su di me uno strano potere e l’effetto è sempre lo stesso e la sensazione che ho nel chiudere gli occhi è quella di essermi lasciato cullare dalle note, in uno speciale e connubio di serenità e sentimento, e sento la nostalgia nel cuore e il silenzio che lasciano nell‘anima. L’emozione fa riemergere i ricordi che iniziano a fluttuare nella mia mente come i palloncini liberati nel cielo, come fantasmi, i ricordi attraversano la solitudine nella quale volontariamente mi sono lasciato cadere, e per quanto io li osservi cercando di essere il più sereno possibile, anche per nostra figlia, e mi sforzi di vivere una vita più “normale”, spesso non riesco e il lato oscuro che convive dentro di me scava ferite ancora più profonde; pensieri senza senso si accalcano e per quanto io cerchi di allontanarli mi rendo conto che devo imparare a conviverci e a trasformare la loro presenza. Non avrei voluto mai e poi mai lasciarti andare via, ma non ho potuto più fare nulla per trattenerti, la tua richiesta e il destino mi impedivano di tenerti ancora con me, non importa, non importava come tu fossi, c'eri e per me, per il mio egoismo, per il mio amore era già molto e mi bastava, anche se nel mio cuore un mare di contraddizioni si aprivano a emozioni e sensazioni perdute, trasformate nel tempo e mi rendevo conto che da molto non avevo più una vita mia e che i pensieri che affollavano la mia mente andavano oltre me, oltre te, .......;…mah…non riesco più a scrivere.... ho nella testa una miriade di pensieri, ciò che ho, ciò che non ho, ciò che vorrei, tutto mi appare più confuso.., all’amore, alla nostalgia, ai rimpianti aggiungo anche i ricordi, che arrivano improvvisi e non riesco a ricacciarli indietro ..un bacio …. Un soffio di vento lo porti fino a te…

 

 

 
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