Angelo Quaranta

Il pensiero di Gramsci su Lombroso


" Il pensiero di Gramsci sull'operato dell'antropologo torinese, Lombroso che nella sua veste di criminologo ha condotto studi che miravano ad attribuire ai tratti somatici certe tendenza criminali. Pertanto ha studiato per anni i resti di migliaia dei briganti, per dimostrare che delinquenti si nasce. In fondo sterminare a Fenestrelle un po' di meridionali cattivi era una cosa buona e giusta. Di seguito lo scritto di Gramsci.«È noto quale ideologia sia stata diffusa in forma capillare dai propagandisti della borghesia nelle masse del Settentrione: il Mezzogiorno è la palla di piombo che impedisce più rapidi progressi allo sviluppo civile d'Italia; i meridionali sono biologicamente degli esseri inferiori, dei semibarbari o dei barbari completi per destino naturale; se il Mezzogiorno è arretrato la colpa non è del sistema capitalistico o di qualche altra causa storica, ma della natura che ha fatto i meridionali poltroni, incapaci, criminali, barbari, temperando questa sorte matrigna con la esplosione puramente individuale di grandi geni, che sono come le solitarie palme in un arido e sterile deserto. Il Partito socialista fu in gran parte il veicolo di questa ideologia borghese nel proletariato settentrionale; il Partito socialista diede il suo crisma a tutta la letteratura “meridionalista” della cricca di scrittori della cosiddetta scuola “positiva”, come i Ferri, i Sergi, i Niceforo, gli Orano e i seguaci minori, che in articoli, in bozzetti, in novelle, in romanzi, in libri di impressioni e di ricordi ripetevano in diverse forme lo stesso ritornello; ancora una volta la “scienza” era rivolta a schiacciare i miseri e gli sfruttati, ma questa volta essa si ammantava dei colori socialisti, pretendeva essere la scienza del proletariato». " (A.Gramsci, Alcuni temi della questione meridionale)