Il tarantismo si connotò come fenomeno storico religioso che caratterizzò l'Italia meridionale e in particolare la
Puglia fin dal
Medioevo; visse un periodo felice fino al
XVIII secolo, per subire nel
XIX secolo un lento ed inesorabile declino. Le vittime più frequenti del tarantismo erano le donne, in quanto durante la stagione della mietitura, le raccoglitrici di
grano erano maggiormente esposte al rischio di essere morsicate da questo fantomatico ragno. Attraverso la
musica e la
danza era però possibile dare guarigione ai tarantati, realizzando un vero e proprio
esorcismo a carattere musicale. Ogni volta che un tarantato esibiva i sintomi associati al tarantismo, dei suonatori di
tamburello,
violino,
organetto,
armonica a bocca ed altri
strumenti musicali andavano nell'abitazione del tarantato oppure nella piazza principale del paese. I musicisti cominciavano a suonare la
pizzica, una musica dal ritmo sfrenato, e il tarantato cominciava a danzare e cantare per lunghe ore sino allo sfinimento. La credenza voleva infatti, che mentre si consumavano le proprie energie nella danza, anche la taranta si consumasse e soffrisse sino ad essere annientata. Alla leggenda popolare può essere in realtà legata anche una spiegazione strettamente scientifica: il ballo convulso, accelerando il battito cardiaco, favorisce l'eliminazione del veleno e contribuisce ad alleviare il dolore provocato dal morso del ragno e di simili insetti. Non è quindi da escludere che il ballo venisse utilizzato originariamente come vero e proprio rimediedio medico, a cui solo in seguito sono stati aggiunti connotati religiosi ed esoterici. Come spesso accade per i rituali a carattere magico e superstizioso, anche a questa tradizione si cercò di dare una "giustificazione" cristiana: così si spiega il ruolo di
San Paolo, ritenuto il santo protettore di coloro che sono stati "pizzicati" da un animale velenoso, capace di guarire per effetto della sua
grazia. La scelta del santo non è casuale poiché una tradizione vuole che egli sia sopravvissuto al
veleno di un
serpente nell'isola di
Malta.Il tentativo di cristianizzazione del tarantismo non riuscì però completamente. Infatti, durante la
trance le donne tarantate esibivano dei comportamenti di natura oscena, ad esempio mimando rapporti sessuali oppure orinando sugli altari. Per questi motivi la chiesa di San Paolo di
Galatina (
LE), dove i tarantati venivano condotti a bere l'acqua sacra del pozzo della cappella, venne sconsacrata e San Paolo da santo protettore degli avvelenati cominciò ad essere ricordato come il santo della sessualità. Il fenomeno del tarantismo si è andato progressivamente estinguendo, ed è sopravvissuto esclusivamente in determinate zone del
Salento. Esso era diffuso nelle province di
Lecce,
Brindisi,
Taranto e probabilmente anche nel sud barese e nella
provincia di Matera. Per quanto riguarda l'alto Salento, pare che il culto di San Paolo non fosse molto diffuso, ma il tarantismo aveva conservato maggiormente il carattere pagano. Quando la persona afflitta dal morso si riteneva guarita, si usava fare un corteo, chiamato tarantolesco: si tornava accompagnati dai musicisti sul posto dove la persona riteneva di essere stata pizzicata e lì compiva l'ultimo ballo per quell'anno.per saperne di più :
http://it.wikipedia.org/wiki/Tarantismo http://it.wikipedia.org/wiki/PizzicaPizzica Danza di corteggiamento
Emulazione di un duello all'arma bianca nel costume dei " galantuomini " nel loro codice vi era il rispetto per gli umili, la protezione degli indifesi, i vecchi le donne e i bambini erano sacri; sempre contro le armi da fuoco perchè convinti che erano utilizzate solo dai vigliacchi. Le loro liti o duelli si tenevano all'alba o al tramonto in modo riservato, guardando negli occhi l'avversario... passi di danza con una lama di rasoio ...