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Queen and soldier (per trasferimento da Splinder.com)

Post n°1 pubblicato il 02 Gennaio 2012 da paul.lemerle

Queen and soldier


         
       
     
      Perchè il soldato sta in silenzio?
Forse la regina ha fatto o detto qualcosa di sbagliato?


Re, donna e fante 

 

E' la storia di una favola che parte da lontano

lunedì 10 settembre 2007 2.11

 

c'era una volta un RE...

lunedì 6 agosto 2007 2.41

ilre

 

Se tu fossi una madonna
basterebbe un sogno...
ma sei una donna con il
suo sacrosanto
bisogno


 
Cronaca di un amore che nasce sotto il segno del RE

martedì 28 agosto 2007 14.03


Cronaca di un amore che nasce sotto il segno del RE.
La storia inizia da lontano, la cronaca invece dal binario 21 e risale a pochi giorni fa.
Il binario 21 è relativo alla Stazione ferroviaria di Roma Termini dove ho incontrato, per la prima volta, il mio amore.
Binario 21 è anche il binario dove ho incontrato per la seconda volta il mio amore.
Da quel binario un treno ci ha portato verso il nord ed una stella si è subito collocata sopra di noi, proprio come nella canzone di Luigi che dice "quando il mio amore tornerà da me, una stella splenderà".
Il tempo era piovigginoso ma appena lasciato il treno e saliti in auto qualcuno deve aver ordinato al sole di tornare a far luce su questa bella vicenda.
L'entusiasmo (mai provato prima) di essere tornato ventenne in un solo momento mi ha fatto spingere sull'accelleratore convinto di poter dettare io i tempi alla vicenda del nostro amore, ma una brusca frenata mi ha ammonito e ricordato che solo la stella piazzata sopra le nostre teste poteva condizionare quel che andavamo consumando.
E di colpo mi è tornato alla mente che Bruno, amico di Luigi, di Luigi raccontava che uno "stellone" lo proteggeva sempre, tanto che fra gli amici veniva spesso ricordata la frase "lo stellone di Luigi".
Adesso, l'impressione che Luigi se ne stia alla guida di una stella, è quasi certezza per me e per lei.
La giornata è proseguita gioiosa e si è arricchita di un incontro agognato in un clima disteso e sereno, quasi ovattato, forse magico.
Gli errori, se così posson chiamarsi, son tutti capitati successivamente, quando, a sera tarda, anziché andare in un verso siamo andati nell'altro, ritrovandoci in poco tempo in una nuova regione. Ma contava solo stare assieme. Ed il tempo non ci condizionava quasi più. Ce ne siamo concessi anche un po', infatti, per le prime intense effusioni d'amore.
E poi, al mattino successivo, la voglia di bissare ciò che per noi è importante e bello.
Senza pudore ci siamo concessi l'uno all'altra, ricoprendoci di baci e di carezze, di abbracci e di respiri, di coccole dimenticate.
E poi, di nuovo via, lungo strade che portano in altre regioni, fino a giungere sotto casa di Luigi solo per imbucare una lettera nella sua cassetta postale.
Il mare, il sole, i ricordi, la sua voce, tutto è stato magico. E non poteva finire.
Sulla via del ritorno ci siamo recati alla biglietteria di uno spettacolo importante su Luigi, in una cittadina importante di grande richiamo turistico, solo per assaporare il clima di quell'evento, solo per poter chiedere "scusi, quando inizia lo spettacolo su Luigi?".
Nel nostro itinerario quello spettacolo non era previsto ed infatti ce lo siamo perso, ma poco importa perché ugualmente ci siamo presi il diritto di avere per noi un biglietto ed un manifesto pubblicitario.
Chilometri e chilometri di strada, senza sentire una benché minima stanchezza, con Luigi a cantare "guarda la strada e va..." fin quando ci siamo ritrovati a passeggiare, mano nella mano e, mescolando sacro e profano, abbiamo girato per chiese, bar e negozi di musica.
Neanche l'addio è stato traumatico perché i progetti di tornare nella favola superavano emotivamente i timori di rientro nella vecchia realtà.
Così ci siam lasciati, amandoci nuovamente, in macchina, come fanno i ragazzini che hanno sempre venti anni. La nostra età.
 
n.b.: "Guarda se io" ed eravamo incollati l'uno all'altra. "Come le altre" e ti ho vista sorridere perché canticchio male e tu sai che per me non sei come le altre, anche se mi è piaciuto fartelo supporre.


C'era una volta una piccola regina
Oggi vorrei...quando verrà domani

lunedì 9 giugno 2008 4.12

Oggi vorrei tornare indietro di un anno per capire cosa mi stava accadendo.

La mia vita era tranquilla e forse noiosa come sempre.

Luigi Tenco, da sempre nei miei pensieri, esprimeva bene il mio stato d'animo cantando "sempre la stessa storia per me, sempre la stessa vita per me"

Per me il brano era già completo con queste due frasi e non badavo troppo al fatto che lui invece continuava..."continuamente ad attendere, chi forse non verrà mai - ad aspettare invano starò, quando arriverà domani lo so, mi desterò e troverò...."

Ma nei giorni successivi le cose cambiarono e cambiarono in maniera repentina ed inaspettata.

Dal monitor del mio computer, scrivendo una delle tante frasi che Luigi aveva cantato, ricevevo in cambio, in uno spazio che stavo osservando, il seguito di quella frase, senza alcuna sbavatura. E più mi ostinavo a saggiare le reazioni del computer più le risposte mi lasciavano stupito per puntualità e precisione.

La cosa poteva ritenersi normale se mi fossi collegato in chat con qualcuno ma in realtà, in quei primi momenti, ero completamente svincolato ed avrei potuto chiudere bruscamente senza, per questo, dover rendere conto ad alcuno.

Questo gioco delle parti proseguì per diversi minuti e mi affascinò al punto che ritenni di essere entrato in un mondo nuovo, virtuale, da vivere come se si trattasse di barcamenarsi in una favola.

E la favola prese veramente corpo. Diventai un soldato e trovai una Regina. Acquistai un merlo a cui affidare i messaggi quando, lontano dal mio monitor, sentivo il bisogno di comunicare con la Regina (e lei con il suo soldato). Ed il merlo, da allora, ha sempre portato messaggi solo alla Regina.

Oggi, vorrei tornare indietro di un anno per vedere se "quando arriverà domani lo so, mi desterò e troverò"....

 


 Ed allora torno ad aspettare

mercoledì 11 giugno 2008 5.40

Ed allora torno al punto di partenza, ad aspettare.

Ho capito che ti amo...

------------------------------------
Aspettare, come ti aspetto io...

Ha scritto sopra i muri delle case

il nome dell'amore suo

per vedere se la gente

passando

lo trovava diverso,

ed è passata l'intera sua generazione,

senza sostare,

ma lui attese ancora

finché il tempo non cancellò

quella assurda parola.


Aspettare, come ti aspetto io...

ma la pazienza di un matto

potrò paragonarla a te, a me, a noi?
Saprò cercare l'assurdo come lo cerca lui?
Aspettare come ti aspetto io.

E poi l'ora dell'addio.

Di questo amore non resterà

che una assurda parola:

il tuo nome.

 

La tua assenza è un assedio

mercoledì 11 giugno 2008 5.47

da: +39*******194
14/6/2007  17.40
Perchè non farne uno insieme su piero? Lo chiameremo il merlo

 

il porto delle illusoni

venerdì 13 giugno 2008 16.39

sulportodilivorno

E pensare che solamente un anno fa mi scrivesti di aver lasciato il tuo cuore sul porto di Livorno. Oggi sono tornato a cercarlo di nuovo, ma non ne ho tovato traccia.


 
il mio amore ha 4 anni

venerdì 10 giugno 2011 4.38

Il mio amore ha 4 anni



Tu sai che io

.. ...

e se dico così

è perché so che avremo

...... tempo.

 
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