Presto con fuoco

domande


il senso di appartenenza e di distacco vivono in simbiosi in questi mesi:tanto più mi immergo nel senso e tanto meno mi importano i dettagli.tanto più vedo la soluzione, tanto meno m'importa che si raggiunga.e diventa spesso più semplice tacere che ribattere...sempre meno energie per provare a spiegare a chi non vuole ascoltare...diventa irrimediabilmente naturale rinunciare al confronto, e assecondare chi urla. eppure questo comportamento non m'appartiene, e se una parte di me lo guarda con curiosità, dall'altra lo vivo con senso latente di fallimento. il confronto genera movimento, scambio e crescita. la rinuncia al confronto mi è sinonimo di chiusura, stasi, marcescenza.semantiche o no, non ci sto bene.