Presto con fuoco

compleanni

monto le immagini, e i video.. guardo quelle rughe, e il tuo sguardo..

chissà per quanto tempo ancora mi sarà donato di poter insieme sorriderci e abbracciarci.

e quanto mi è caro guardarti coi miei bimbi fra le braccia...

priorità

perché poi il sedere della marcuzzi stia nelle "news" e la nuova scossa di terremoto in centroitalia stia nelle "magazine", quelli di libero ce lo vorranno spiegare???

bagagli

il binomio tra due parole si fa indissolubile, a volte. nella mente ormai sono associate, e l'una richiama l'altra, in automatico. universo - parallelo.  gocce - vento. macchie - mondo.... cose così....

e oggi che è giorno di viaggio e di preparare il bagaglio, la parola che mi risuona in testa è "LEGGERO". bagaglio-leggero.

...che a guardarmi indietro, è diventato proprio leggero.
...cose, persone, legami, abitudini, obblighi, 'doveri', dov'eri?...

via via via... che è tardi. mi basto, ho tutto, anche senza niente.

bimbi

un passo nuovo. diverso. complicato.

e vedermi nel momento della confluenza, fermarmi e tornare...

guardare lo sconforto in visi che si schiudono al sorriso....

mamme, mamme del mondo. che sorridete ai vostri figli...

quanto è dolce e quanto è doloroso lasciarmi scivolare dentro quel Sorriso....

domande

il senso di appartenenza e di distacco vivono in simbiosi in questi mesi:
tanto più mi immergo nel senso e tanto meno mi importano i dettagli.
tanto più vedo la soluzione, tanto meno m'importa che si raggiunga.

e diventa spesso più semplice tacere che ribattere...

sempre meno energie per provare a spiegare a chi non vuole ascoltare...

diventa irrimediabilmente naturale rinunciare al confronto, e assecondare chi urla.

eppure questo comportamento non m'appartiene, e se una parte di me lo guarda con curiosità, dall'altra lo vivo con senso latente di fallimento. il confronto genera movimento, scambio e crescita. la rinuncia al confronto mi è sinonimo di chiusura, stasi, marcescenza.

semantiche o no, non ci sto bene.