Quei due in Alaska

Lasciata Talkeetna, Max Marco e Simo sono usciti dal Denali National Park, al centro del quale svetta il McKinley, versando una lacrimuccia all'idea di non poter più rubare qualche cestino sotto il naso dei custodi di questo parco e di chi lo frequenta; ciao Ranger, ci mancherai !

"Anche le persone che incontriamo qui ad Anchorage sono gentilissime; quando capiscono che siamo italiani e gli raccontiamo che abbiamo provato a scalare il McKinley, rimangono stupiti ed affascinati, ci chiedono di fare le foto con loro, ci tengono a offrirci da bere e a fare festa".

Leggete il messaggio che Max Marco e Simo hanno lasciato nel blog.

Si ritorna così alla vita civile; oggi andranno a fare la spesa al supermercato per riuscire così a cucinarsi dei pasti "all'italiana" sfruttando la cucina messa a disposizione nell'ostello dove alloggiano.

Simo, per migliorare il tono muscolare ed assomigliare sempre di più al suo idolo, ha deciso di impegnarsi ogni mattina in un allenamento di pan gullich    

Un'idea da spendere nei prossimi giorni è quella di andare nei fiordi (ghiacciati ? ma non ne hanno abbastanza ?) a sud di Anchorage a vedere le balene; una spedizione mare & monti

Con il primo volo della giornata Max Marco e Simo hanno lasciato il ghiacciao e sono atterrati all'aeroporto di Talkeetna.

"Appena scesi dall'aereo abbiamo incontrato Pellissier che ci ha offerto una birra; è preoccupato per le condizioni del tempo, ha dovuto spostare il volo ed allungare il permesso; noi gli abbiamo passato le ultime informazioni meteo che ci ha comunicato Marcellino (previsore meteo di professione che le ha sempre azzeccate tutte); brutto tempo fino al 31; conferma quello che ci hanno detto anche i Rangers, qualche volta hanno sbagliato le previsioni sul tempo ma mai sul vento; oggi si vedeva che in cima sbuffava forte !"

Complice la birra bevuta a stomaco vuoto, i nostri si sono subito fatti riconoscere scherzando in giro per l'areoporto con il carretto della K2 Aviation, normalmente utilizzato per trasportare i bagagli.

"Abbiamo fatto delle riprese pazzesche; le immagini della forza del vento che abbiamo incontrato per scendere dal campo base, della slitta di 30 kg che si ribalta, da sole descrivono il motivo della nostra rinuncia; anche il decollo e l'atterraggio con l'areoplanino sono da brivido"

In questi ultimi giorni trascorsi al campo base il vento aumentava e la temperatura si abbassava; l'ultima notte è stata forse la più fredda toccando i -35.

In condizioni normali la montagna è bellissima, severa ma non difficile dal punto di vista alpinistico; la morsa del freddo non ti abbandona mai, anche completamente vestiti in un sacco a pelo costruito per proteggerti a -30, sacco a pelo perennemente bagnato.

"Quà si stà bene, indossiamo due pile ma si stà bene; dovremo recuperare un pò di peso; mi cadono i pantaloni, sono partito senza cintura e adesso mi cadono"

Lavati e sbarbati sono andati dai Rangers per comunicare l'uscita dal parco e lì hanno incontrato degli italiani che, della serie com'è piccolo il mondo, li hanno riconosciuti come protagonisti di questo blog, consultato alla ricerca di informazioni fresche.

"Domani prendiamo la navetta per Ancorage; adesso facciamo vacanza !"

"Siamo alla pista di atterraggio degli areoplanini !"

"Questa mattina il vento è diminuito, c'era un pò di visibilità; abbiamo smontato il campo base, sempre in mezzo ad un vento fortissimo e siamo scesi al campo 3. Abbiamo recuperato gli sci e il materiale che avevamo lasciato lì e ci siamo sparati fino a quà"

"Un viaggio ... c'era tanta neve fresca che ci ha costretto a procedere a piedi trainando le slitte cariche anche in discesa; solo nell'ultima rampa, prima della pista di atterraggio, io e Max abbiamo provato a mettere gli sci, Simo ha preferito continuare a piedi"

"A momenti Max e Simo, una decina di metri davanti a me, di colpo sparivano dalle raffiche, dalla neve; Al Windy Corner le slitte, anche se pesanti, sotto raffica si alzavano"

Le previsioni meteo davano brutto tempo almeno fino a mercoledi, con venti fino a 90 mph; di fronte a questi presupposti molte altre spedizioni hanno deciso di tornare a casa.
 
Qualcuno ha provato a partire dal campo base per salire la cima, ma è subito tornato indietro; il rischio è di riuscire a salire rimanendo però intrappolati al campo avanzato senza la possibilità di scendere.

La tenda lasciata al campo alto verrà forse recuperata dalle guide valdostane che sono rimaste al campo base. "Sono stati coccolissimi, per sdebitarci gli abbiamo lasciato il cibo che ci avanzava"

"E' 12 giorni che siamo sul ghiacciao... mai un giorno siamo riusciti a vedere la cima; c'è stato sempre brutto tempo; quì è così, o ti va di cu.. o così, a noi è andata così"

"E' stata comunque una bella esperienza; stanotte al campo base abbiamo superato i -30"

Domani mattina si recheranno dai Ranger per mettersi in lista di attesa per rientrare a Talkeetna, aspettando che le condizioni meteo permettano agli aeroplanini di atterrare sul ghiacciaio.

A proposito, il visitatore n. 2000 si faccia avanti ! Potrà ritirare il cestino originale della spedizione "Quei due in Alaska" autografato dai nostri Yoghi e Bubu !  

"Sono passati i Ranger e ci hanno comunicato che le previsioni per sabato e domenca danno brutto tempo con vento forte; stanno girando per tutte le tende avvisando di non salire".

Si sperava che la previsione di brutto tempo fosse sbagliata ma purtroppo si è rivelata esatta; Max Marco e Simo sono chiusi in tenda sotto una bufera.

Il muretto di neve, bello alto, protegge la tenda dalle raffiche di vento che raggiungono anche le 70 mph.

"Speriamo che il brutto tempo duri pochi giorni, anche perchè il tempo a nostra disposizione non è molto"

Le previsioni dicono che per lunedì dovrebbe ritornare il bel tempo; speriamo che c'azzecchino anche in questo caso.