VIVERE LE ETA'

I QUATTRO RE


I QUATTRO REdi Giancarlo GallettiGenere: NarrativaTrama:Quando ci si ritrova improvvisamente padri, la vita prende da subito un'altra piega. Il ruolo di genitore non viene insegnato da nessuno e un giovane di trent'anni si sente spaesato, impaurito, ma anche emozionato da mille gioie che una figlia può dare. I piccoli passi della crescita portano a un legame intenso e la mancanza di una figura materna spinge il protagonista ad amare la sua creatura in ogni sua espressione. La vita però non è sempre una favola idilliaca; la morte prematura della figlia getta un'onda di sconforto e smarrimento in quel padre premuroso e attento. I sensi di colpa lo divorano fino a fargli credere di dover ristabilire l'equilibrio con la ricerca e l'assassinio dei quattro re: i quattro rapitori, stupratori e assassini della sua piccola Anna. Ogni atto sarà volto alla ricerca del perdono della figlia, e il protagonista, con pazienza, aspetterà il momento in cui potrà rivederla e ridere nuovamente insieme a lei in un paradiso che forse non esiste.Commento:Non capita molto spesso di leggere, da parte di un esordiente, un libro di tale intensità emotiva! Questo aspetto è particolarmente rilevante in certe scene, ad esempio nei capitoli Imprigionato nel ghiaccio o Il demone che sono davvero coinvolgenti; il secondo trasmette brividi di paura, dimostrando senza alcun dubbio che G. Galletti potrebbe tranquillamente cimentarsi in generi letterari del tutto diversi da questo. C'è da dire, comunque, che I quattro re è un romanzo che non si può semplicemente racchiudere in una sola etichetta, perché passa dalla narrativa al thriller al mistery, mantenendo sempre un ritmo narrativo elevato.Con il suo romanzo l'autore ci pone di fronte a interrogativi cui è difficile dare una risposta: fin dove è giusto spingersi per amore? La vendetta può essere una soluzione o ci pone sullo stesso piano di coloro che vorremmo punire? La storia, che si srotola lungo l'intera vita del protagonista, consente a Galletti di esprimere il proprio pensiero sulla società odierna, aspramente criticata per l'ipocrisia che la contraddistingue e per il suo essere legata solo a valori materiali. In contrapposizione a ciò, ecco degli episodi positivi che partono proprio da coloro che la società "bene" troppo spesso mette da parte: zingari, senzatetto, prostitute, ecc., a ricordare che dietro le etichette che con troppa superficialità vengono utilizzate, vi sono persone come le altre, con sentimenti e storie che meritano di essere raccontate. Dall'intensità che trasuda da queste pagine, viene da chiedersi quanta parte sia fantasia e quanta sia invece attinta, a piene mani, dalle esperienze dell'autore.Alla prima parte del romanzo, dura e realistica, fa da contrappeso una conclusione di genere del tutto diverso, dove ricordi e misteriose presenze ultraterrene sembrano regalare, finalmente, un po' di serenità al protagonista ma... un epilogo inatteso, fa sorgere nuovi interrogativi!(M.G.)dal web