VIVERE LE ETA'

da ................ “L’eleganza del riccio"


…A quanto pare, ogni tanto gli adulti si prendono una pausa per sedersi a contemplare il disastro della loro vita. Allora si lamentano senza capire e, come mosche che sbattono sempre contro lo stesso vetro, si agitano, soffrono, deperiscono, si deprimono e si chiedono quale meccanismo li abbia portati dove non volevano andare. Per i più intelligenti diventa perfino una religione: ah, spregevole vacuità dell’esistenza borghese! Alcuni cinici di questo tipo cenano alla tavola di papà: «Cosa ne è stato dei nostri sogni di gioventù?» si domandano con aria disincantata e soddisfatta. «Sono volati via, e la vita è proprio bastarda». Non sopporto questa finta lucidità dell’età matura. La verità è che sono come tutti gli altri, ragazzini che non capiscono cosa sia successo e che giocano a fare i duri mentre avrebbero voglia di piangere.*( provo una sorta d'invidia verso chi ha saputo trovare le giuste parole, metterle insieme, far emergere specchi di umana esistenza .... )  ..... ma .. continuiamo a leggere .....*Una gioventù passata a cercare di mettere a frutto la propria intelligenza, a spremere come un limone i propri studi e ad assicurarsi una posizione al vertice, e poi tutta una vita a chiedersi sbalorditi perché tali speranze siano sfociate in un’esistenza così vana. La gente crede di inseguire le stelle e finisce come un pesce rosso in una boccia. Mi chiedo se non sarebbe più semplice insegnare fin da subito ai bambini che la vita è assurda…Questo toglierebbe all’infanzia alcuni momenti felici, ma farebbe guadagnare un bel pò di tempo all’adulto, senza contare che si eviterebbe un trauma, quello della boccia…