Quelli del Sabato

FORATURE


E' stata la caratteristica del giro del 8 maggio. Partenza baldanzosa con gruppo numeroso per uno spiraglio di sole (?!) in un maggio che sembra novembre dal punto di vista atmosferico.In avvio, gruppo diviso in due tronconi per la sollecita andatura in testa, ma ricompattamento in vista di Dicomano. Qualcuno riprende la strada di casa svoltando su per Bricciana, il resto prosegue in direzione Colognole. Molto asfalto in questa prima parte che serve al rodaggio della gamba in vista della salita di 11 km che da Colognole porta a Monte Giovi. Prima parte in asfalto (dura), seconda metà su sterrato un po' meno dura ma con già 5km di ascesa sulle gambe si fa sentire.Arrivo al bar di Monte Giovi con rifocillamento generale e poi di nuovo gambe in spalla per arrivare sulla vetta del monte dove si innaza il ripetitore. Superfluo dire che l'ultimo tratto di ascesa viene percorso spingendo la bici. Chi l'ha fatto in sella batta un colpo, io, dal fondo gruppo ho visto molti con i piedi a terra.Una volta giunti al ripetitore, finalmente discesa tecnica e single track nel bosco per raggiungere Collefertile. Ed è proprio in prossimità di Collefertile che avviene la prima foratura, protagonista Cima che, buttandosi in discesa trova un sasso che taglia il copertone. Riparazione e via verso Arliano. Prima di arrivarci però, ecco la seconda foratura di giornata ad opera di Filippo B. Altra riparazione in corsa e di nuovo in discesa verso San Quirico. Prima dell'arrivo da registrare la caduta di Cristiano (forse per la fatica ma senza conseguenze) e la scomparsa del Cima. Aveva continuato su asfalto in direzione San Cresci per velocizzare il rientro. Infine ciclabile lungo Sieve e rientro al caffè 90.