ROMA (Reuters) - Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha varato oggi l'Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale.
L'Atto contiene anche l'elenco degli aeroporti - sui 112 attualmente attivi (dei quali 90 solo civili) e considerati troppi - da salvare, per i quali sar mantenuta la concessione nazionale: complessivamente 31.
Ecco la parte del documento con l'"Individuazione degli aeroporti di interesse nazionale".
"Nel nostro Paese sono attualmente operativi 112 aeroporti, di cui 90 aperti al solo traffico civile (43 aperti a voli commerciali, 47 a voli civili non di linea), 11 militari aperti al traffico civile (3 scali aperti a voli commerciali, 8 a voli civili non di linea), 11 esclusivamente a uso militare.
"L'Atto di indirizzo, al fine di ridurre la frammentazione esistente e favorire un processo di riorganizzazione ed efficientamento, formula una proposta di individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, che costituiranno l'ossatura strategica su cui fondare lo sviluppo del settore nei prossimi anni:
"Aeroporti inseriti nella Core Network (considerati di rilevanza strategica a livello Ue in quanto pertinenti a citt o nodi primari): Bergamo Orio al Serio, Bologna, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino, Torino, Venezia;
"Aeroporti inseriti nella Comprehensive Network:
"- con traffico superiore a 1 mln di passeggeri annui: Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Pisa, Roma Ciampino, Trapani, Treviso, Verona;
"- con traffico superiore a 500mila passeggeri annui e con specifiche caratteristiche territoriali (unicit nell'ambito regionale o servizio a un territorio di scarsa accessibilit ): Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste;
"- indispensabili per la continuit territoriale: Lampedusa, Pantelleria.
"Aeroporti non facenti parte delle reti europee:
"- con traffico vicino al milione di passeggeri e con trend in crescita: Rimini;
"- destinati a delocalizzare traffico di grandi aeroporti: Salerno.
"Per questi scali č previsto sia il mantenimento della concessione nazionale, sia la soluzione delle criticit relative al rilascio della concessione in gestione totale, ove essa sia mancante".
Il ministro Corrado Passera in una nota dice che sono state "poste le basi per una riforma del settore attesa da quasi 30 anni".
L'Atto prevede adeguamenti nel controllo degli enti di gestione aeroportuale e indicazioni sulla loro patrimonializzazione: "Molti scali italiani, di qualunque tipologia, hanno una forte rappresentanza pubblica nella compagine societaria. Si reputa dunque opportuno procedere alla progressiva dismissione di quote societarie da parte degli enti pubblici e favorire l'ingresso di capitali privati. Dovranno inoltre essere messi a punto piani di riequilibrio per raggiungere entro breve termine adeguati livelli di patrimonializzazione (condizione necessaria per il rilascio della concessione totale), come previsto peraltro dalla normativa vigente", si legge.
L'atto - che recepisce gli orientamenti comunitari e gli indirizzi governativi e parlamentari - sar ora inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa e, successivamente, sar adottato con un apposito decreto dal presidente della Repubblica (Dpr).
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