Mattoni a Vista

Il Vesuvio? Una bomba ad orologeria! E l’urbanistica resta una mina vagante


NON BASTA che l’Italia vanti uno dei più bassi indici di crescita demografica del mondo, non basta il milione di appartamenti invenduti, non è bastata neppure l’amara lezione della bolla americana. Il Belpaese (o ciò che ne resta) non sa rinunciare al cemento, non sfugge alla speculazione, non rinuncia a “investire” nel mattone quasi non esistessero altre forme di intrapresa. COSA È SUCCESSO?! Il 21 dicembre scorso il consiglio regionale campano – grazie ad un emendamento di Paola Raia (Pdl) – ha inserito nel Piano Casa una modifica al vincolo di edificabilità per la zona rossa. Si potranno ristrutturare gli immobili esistenti “anche mediante demolizione e ricostruzione in altro sito, in coerenza con le prvisioni urbanistiche vigenti, a condizione che almeno il 50% della volumetria originaria dell’immobile sia destinata ad uso diverso dalla residenza”. Ora, secondo gli studiosi se il vulcano si risveglia sarà un disastro. Il piano evacuazione appare insufficiente mentre le Istituzioni e la stessa opinione pubblica, in questi anni, hanno gravemente sottovalutato il pericolo. Il rischio di un’eruzione del Vesuvio è molto alto e non bisogna mai abbassare la guardiaQuesto allarme è stato lanciato nell’ultimo convegno dell’Ordine dei Geologi della Campania che data novembre 2009.Continua a leggere la rassegna stampa quotidiana dell'Industria dell'Abitare su http://www.immobilia-re.eu/house-living-and-business-rassegna-stampa-14-gennaio-2011/